Evento organizzato da Parco Nazionale della Maiella e Societas Herpetologica Italica con Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, WWF Chieti-Pescara e Rewilding Apennines
Sulmona, 5 maggio- È tornato puntualmente l’evento di volontariato “Una strada per le salamandre”, quest’anno alla sua quinta edizione, organizzato dal Parco Nazionale della Maiella e dalla Societas Herpetologica Italica sezione Abruzzo e Molise in collaborazione con WWF Chieti-Pescara, Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro e Rewilding Apennines.
La strada provinciale n.164, che conduce dalla stazione ferroviaria di Palena ai centri di Gamberale e Pizzoferrato , attraversa boschi solcati da ruscelli e torrenti dove si riproducono salamandre e rane (soprattutto gli anfibi urodeli Salamandra appenninica e Salamandrina di Savi e l’anuro Rana italica). In queste specie le femmine per deporre le uova o partorire le larve devono necessariamente raggiungere l’acqua. Scendono dunque verso i ruscelli e inevitabilmente attraversano la strada. Il traffico sulla SP 164 non è particolarmente intenso ma capita egualmente che molti individui vengano accidentalmente investiti. Per evitarlo negli anni sono stati realizzati diversi sottopassi stradali per consentire il passaggio senza pericolo degli anfibi e di altri piccoli animali.
I primi li hanno attivati in collaborazione il Parco Nazionale della Maiella e la Provincia di Chieti, altri sono stati realizzati dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro mentre un ulteriore intervento è in fase di completamento grazie a Rewilding Apennines. Bisogna però fare il modo che gli anfibi usino proprio quei sottopassi. Non si possono predisporre ostacoli fissi, che non resisterebbero alle condizioni meteo invernali e per questo ogni anno in primavera, con l’aiuto dei volontari (nell’ultima edizione una quarantina), vengono istallate le barriere mobili lungo questi tratti stradali al fine di convogliare gli individui in spostamento verso i corridoi sotto la carreggiata.
L’evento è inquadrato nell’iniziativa erpetologica internazionale “Save the Frogs” e rappresenta un’ottima occasione per unire azioni concrete di conservazione alla possibilità di conoscere meglio questi anfibi e i loro habitat.
Nella foto di Daniela Gentile i volontari nei pressi della stazione ferroviaria di Palena prima di iniziare l’attività