Sulmona,2 agosto- “I numeri record dell’occupazione in Italia rappresentano un importante segnale di crescita e sviluppo per l’economia e il mercato del lavoro nel nostro Paese. Dietro a questi positivi risultati si celano politiche e riforme mirate che hanno contribuito a creare un ambiente favorevole alla crescita occupazionale”. Con queste parole l’assessore al Welfare della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, commenta i dati riguardo l’occupazione in Italia presentati da Istat e continua: “La riforma sul fronte della legalità e del contrasto al lavoro nero e al caporalato ha giocato un ruolo fondamentale in questo contesto. Non solo ha permesso di recuperare una base contributiva significativa, ma ha anche favorito la creazione di occupazione di qualità e il contrasto allo sfruttamento. È essenziale sottolineare che l’accesso all’Adi (Assegno di Inclusione) e al SFL (Supporto per la Formazione e il Lavoro) è riservato solo a coloro che operano legalmente, promuovendo la legalità e l’inclusione nel mercato del lavoro”.
“Le politiche di inclusione del Governo, prosegue Santangelo, supportate da strumenti come Adi e Sfl e dall’implementazione della piattaforma SIISL, stanno contribuendo in modo significativo alla dinamica positiva del mercato del lavoro. Questo nuovo approccio al welfare si è dimostrato un motore di crescita occupazionale, anche grazie alle innovazioni tecnologiche introdotte attraverso Siisl. Le nuove procedure adottate, che prevedono un accurato accertamento dei requisiti per l’attivazione, – precisa Santangelo – stanno permettendo di individuare e contrastare efficacemente il lavoro nero nel Paese. Questo approccio consente una migliore valutazione dei bisogni effettivi e una tipizzazione più precisa delle situazioni di svantaggio da affrontare”.
Guardando infine all’Abruzzo infine l’Assessore ha aggiunto: “Rimaniamo fiduciosi in attesa del dettaglio dei numeri occupazionali e sulle dinamiche socio – economiche della nostra Regione, ma quello che evidenziano i numeri è lo stretto rapporto tra buona occupazione e un efficace modello di welfare. Più lavoro regolare significa anche maggiori risorse a disposizione per la rete di protezione sociale, da attivare qualora cambiano condizioni macro economiche”.