Raiano,6 settembre Il 7 settembre , domani,avrà luogo alla stazione di Raiano il nono appuntamento del progetto di valorizzazione interterritoriale dell’Associazione Culturale Giovanile Riattivati, realizzato grazie al contributodel FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e Intesa Sanpaolo nell’ambito della Campagna “I Luoghi del Cuore” .
Il progetto dal nome la Ferrovia del Centro Italia, che interessa la tratta Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona della Rete Ferroviaria Italiana – RFI. L’intervento, che ha ricevuto il cofinanziamento del Rotary Club Rieti, prevede l’apposizione di pannelli didattici in 16 stazioni con l’obiettivo di fornire ai visitatori informazioni sul territorio circostante, creando un’esperienza di viaggio più coinvolgente e arricchente.
La cerimonia di svelamento del pannello si svolgerà sabato 7 settembre, alle ore 11, presso la stazione di Raiano, alla presenza dei rappresentati dei rappresentanti del Comune di Raiano, dell’Associazione Riattivati, il Gruppo FAI di Sulmona e le associazioni coinvolte . L’evento di Riattivati è realizzato con RFI – Rete Ferroviaria Italiana.
“La Delegazione FAI di Sulmona collabora con gioia al progetto “La Ferrovia del Centro Italia” che ha arricchito il nostro territorio di un nuovo Luogo del Cuore. I pannelli informativi uniscono le 16 stazioni ferroviarie in un brand unico, primo passo per una promozione turistica della tratta. Grazie per l’impegno profuso all’associazione Riattivati, al FAI di Rieti e a tutto il Comitato promotore” le parole di Franca Leone capo delegazione FAI Sulmona.
La Ferrovia del Centro Italia nasce dall’intuizione del Comitato Promotore della Ferrovia del Centro Italia: Amici di Rieti, Associazione Culturale Giovanile Riattivati, Rotary Club Rieti, Associazione Collezionisti “S. Fabi” – Rieti, con il desiderio di far conoscere i territori dell’appennino centrale con una serie di attività tra le quali la raccolta voti durante l’XI edizione del censimento de “I Luoghi del Cuore” a favore della ferrovia. 8.560 persone hanno sostenuto l’infrastruttura perché venisse maggiormente valorizzata e a seguito di questo ragguardevole risultato l’Associazione Giovanile Culturale Riattivati ha partecipato al bando per la selezione degli interventi che il FAI lancia dopo ogni censimento, presentando il progetto di valorizzazione e ottenendo il contributo.
La valorizzazione della Ferrovia del Centro Italia e lo sviluppo del turismo lento
Partendo da Sulmona e passando per l’Aquila, Rieti e Terni, la Ferrovia del Centro Italia copre una distanza di 163,6 chilometri, raggiungendo un’altitudine massima di 989 metri a Sella di Corno. Inaugurata nel 1883, ha svolto un ruolo cruciale per i pendolari che si spostavano dai paesi verso le città fino all’avvento del trasporto su strada nel secondo dopoguerra.
Attualmente lo stato della ferrovia presenta sfide e opportunità. Sono in corso lavori per potenziare l’infrastruttura esistente, migliorando l’efficienza delle linee ferroviarie anche nei tratti dove non è presente la linea elettrificata. La linea rimane un’importante via di collegamento per il trasporto di passeggeri, con collegamenti che attraversano tre regioni: Abruzzo, Lazio e Umbria toccando oltre 30 stazioni attive, con forte potenziale di sviluppo per il turismo lento.
Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS è da tempo impegnata nella riqualificazione di oltre 600 stazioni su tutto il territorio nazionale avendo avviato un Piano Integrato Stazioni (PIS); sono comprese sia quelle a maggiore rilevanza trasportistica che intercettano oltre il 90% del totale dei passeggeri, sia stazioni medio – piccole di particolare rilevanza in relazione alle molteplici richieste espresse dalla collettività e dagli stakeholder istituzionali.
La valorizzazione della Ferrovia del Centro Italia va incontro al modo di viaggiare che si sta sviluppando negli ultimi anni, al nuovo tipo di turismo ferroviario, rivolto ai borghi meno conosciuti, che consente ai viaggiatori di godere dei paesaggi dai finestrini. La Ferrovia del Centro Italia da Sulmona attraversa la valle Peligna e le gole di San Venanzio, arrivando a L’Aquila; sale quindi sull’Appennino fino a Sella di Corno attraversando l’altopiano di Rocca di Corno, ove si pratica ancora la transumanza. Poi giù verso le Gole di Antrodoco, dove scorre il fiume Velino e si appoggia la millenaria via Salaria. Si attraversa poi la piana di San Vittorino ricca di acque, quelle solfuree di Cotilia, note da millenni per le loro proprietà terapeutiche, e quelle della sorgente del Peschiera che ancora oggi fornisce l’acqua a Roma. In questa zona sono presenti i resti delle Terme di Vespasiano e della Villa di Tito, originari di questa zona. Arrivando a Rieti si colgono i campanili medievali contornati da edifici di varie epoche e dal fiume Velino con i resti dell’antico ponte romano. Le tappe rilevanti nella vallata dell’antico Lacus Velinus sono: Contigliano con la Chiesa Collegiata, Greccio ove San Francesco nel 1223 iniziò la tradizione del presepe e in Umbria la Cascata delle Marmore, la più alta cascata artificiale d’Europa, realizzata dal console romano Manio Curio Dentato nel 271 a.C. per bonificare la piana reatina. Da qui un percorso panoramico porta a Terni, popolata sin dall’età del bronzo. Protagonista della rivoluzione industriale con industrie pesanti e impianti idroelettrici è anche città degli innamorati, con San Valentino come patrono.
Il progetto e le sue tappe
“La Ferrovia del Centro Italia” consiste in un percorso tracciato lungo le stazioni attive sulla linea Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona per potenziare il turismo dei borghi poco conosciuti, in particolare quelli situati all’interno del cratere del sisma del 2016. Un percorso mirato, dunque, a generare un impatto positivo sull’economia locale e preservare il patrimonio culturale e naturale del territorio. L’obiettivo è quello di orientare i turisti attraverso pannelli informativi apposti in 16 stazioni. I pannelli forniscono informazioni dettagliate sulla storia, la cultura, le attrazioni e le peculiarità di ciascun luogo, anche con QR code interattivi, creando un’esperienza di viaggio più completa. Il progetto utilizza tecniche innovative e sostenibili perché si basa sull’utilizzo dell’alluminio con stampa UV: la durata nel tempo dei pannelli riduce la necessità di sostituzione frequente, contribuendo a una maggiore efficienza economica e riducendo l’impatto ambientale. I QR code presenti sui pannelli permettono di approfondire la conoscenza dei luoghi attraverso una landing page che favorisce la conoscenza della storia e delle peculiarità del territorio e di connettersi ai siti dei Comuni delle stazioni ferroviarie.
Il progetto, come il viaggio di un treno, si sviluppa attraverso diverse tappe, eventi e occasioni in cui festeggiare e svelare di volta in volta un nuovo pannello; gli eventi compongono un calendario che si sviluppa durante il corso dell’anno. Dopo Raiano le successive tappe saranno Castel Sant’Angelo, sabato 21 settembre; Molina, sabato 5 ottobre; Cittaducale, sabato 9 novembre; S. Demetrio De’ Vestini, sabato 23 novembre; Contigliano, sabato 7 dicembre; Paganica, sabato 14 dicembre; Greccio, sabato 21 dicembre. Nella giornata dello svelamento del pannello, per ogni stazione è prevista una cerimonia alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali ed eventuali attività legate al territorio a cui tutti possono partecipare.
Il progetto rappresenta un’iniziativa di grande valore identitario per la comunità di riferimento, offrendo l’opportunità di riscoprire e promuovere i borghi meno conosciuti mettendo in rete il patrimonio culturale e storico prezioso delle tre regioni. Attraverso la valorizzazione di questi borghi, si rafforza l’identità della comunità locale, si preservano le tradizioni e si crea un senso di appartenenza e orgoglio per il proprio territorio, dando la possibilità ai visitatori di scoprirne l’autenticità.
Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano è un Ente del Terzo Settore che opera grazie al sostegno di privati cittadini, aziende e istituzioni per tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio italiano di storia, arte e natura. Nata nel 1975 sul modello del National Trust, la Fondazione si impegna ogni giorno per recuperare, proteggere e valorizzare monumenti e luoghi unici del nostro Paese e per educare e sensibilizzare la collettività alla conoscenza, all’amore e al godimento per l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Il FAI, inoltre, vigila sulla tutela dei beni culturali e ambientali nello spirito dell’articolo 9 della Costituzione.
In linea con il principio di responsabilità sociale, Intesa Sanpaolo condivide con il FAI i valori del progetto “I Luoghi del Cuore” volto alla piena valorizzazione e a un compiuto apprezzamento della bellezza e dell’unicità del nostro Paese attraverso la sensibilizzazione degli italiani sul valore del loro patrimonio artistico e ambientale.