Home Regione Abruzzo Mannetti: “Legge spopolamento comuni montagna va nella giusta direzione”. I piccoli borghi tornano a sperare

Mannetti: “Legge spopolamento comuni montagna va nella giusta direzione”. I piccoli borghi tornano a sperare

Scritto da redazione

–       Intanto i territori si organizzano per affrontare il fenomeno.Nella Valle del Sagittario da un anno l’Osservatorio per la cultura lavora in questa direzione

Carla Mannetti (al centro) nel corso dei lavori della Commissione in Consiglio regionale

Sulmona,12 ottobre– “E’ essenziale tenere alta l’attenzione sulle aree interne e il lavoro fatto finora sulla legge regionale per il contrasto allo spopolamento mi pare andare nella giusta direzione”. Lo ha detto il presidente del Comitato per la legislazione del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Carla Mannetti,a margine dei lavori della Commissione che si è tenuta nella giornata di ieri Consiglio regionale.

La seduta è stata dedicata al confronto sulla relazione degli uffici della Giunta sulla legge 32/2021, che riporta i dati sugli incentivi elargiti da Regione Abruzzo per promuovere la rivitalizzazione del tessuto sociale ed economico dei piccoli Comuni di montagna. In particolare, viene promosso l’insediamento di nuovi residenti che intendono trasferire la residenza nei comuni delle aree interne.

“Il Comitato, di comune accordo, – spiega la Mannetti – ha deciso di chiamare in audizione i Sindaci di alcuni comuni montani tra quelli interessati dalla normativa. Inoltre, chiederemo alla Giunta di fornirci anche il dato relativo agli assegni di natalità, in maniera da avere una visione completa delle misure adottate”. Dal report compilato dal Servizio Riforme e Istituzionali e Territoriali di Regione Abruzzo, si evince che per l’anno 2022 sono state finanziate 496 domande; tra queste, in 11 casi, si tratta di imprenditori che hanno deciso di avviare o trasferire la propria attività nei comuni di Bisegna, Dogliola, Introdacqua, Lama dei Peligni, Massa D’Albe, Monterodomo, Navelli, San Benedetto in Perillis, San Buono. Nel 2023, su 467 domane istruite, 63 chiedono l’avvio di una attività imprenditoriale. 

“Un dato importante che sta emergendo, sottoposto oggi a ulteriori verifiche, è l’incremento di popolazione nei comuni montani legato all’incentivo. Per il 2022 è stato comunicato un coinvolgimento nella misura di più di 700 abitanti”, dichiara infine Mannetti.  Il lavoro che si sta portando avanti per certi aspetti è apprezzabile anche se non soddisfa i territori che invocano politiche piu’ rapide e intense e per questo molti paesi si stanno ‘attrezzando’

Intanto nella Valle del Sagittario , ad esempio,i paesi di quel territorio da diversi mesi hanno deciso di muoversi autonomamente. Hanno  costituito un ‘Osservatorio per la cultura” proprio sulla base di precise indicazioni emerse nel corso di un Convegno che si tenne a Bugnara lo scorso anno sul tema dello “spopolamento nei piccoli borghi”.

 L’Osservatorio   ha deciso di muoversi su alcuni elementi precisi: accantonare aspetti inutili,spesso ripetitivi, sulle forme e cause  che continuano a portare alla fuga    in questi paesi e di investire molto sui temi della tutela dell’ambiente, del turismo e della cultura per affrontare il fenomeno

Hanno deciso di lavorare e preparare un progetto mirato per aprire un confronto utile con la Regione ma anche di studiare la legislazione piu’ utile a cui aggrapparsi. In questo territorio  amministratori locali, studiosi delle diverse problematiche, professionisti hanno avviato forme di ricerca precise su alcuni fenomeni che spesso rallentano i processi di coesione e di crescita territoriale.

 Dai problemi dell’emigrazione in Europa e nel mondo, a quelli dell’offerta turistica,delle infrastrutture, dei servizi, delle disponibilità abitative. Insomma c’è una nuova e diversa attenzione attorno a questa fenomenologia, si sostiene nella Valle del Sagittario, che va affrontata presto e in maniera  decisa ma soprattutto sta emergendo un aspetto importante che non puo’ essere affrontato solamente con un assistenzialismo spicciolo ma con politiche mirate e ‘ robuste’ capaci di assicurare nuove sperante ai tantissimi borghi della nostra regione. Sarà possibile? Lo vedremo nei prossimi mesi.

 

 

 

 

 

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1 Commento

Giuseppe Boschi 12 Ottobre 2024 - 14:02

Finalmente una bella iniziativa su un problema importante. Molti coniglieri regionali invece si occupano di arrosticini e non di problemi seri.

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