Sulmona,20 dicembre. Di sicuro la manifestazione di oggi con la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Sulmona, con la partecipazione di rappresentanze politiche e istituzionali del territorio della Regione, del Parlamento e delle Organizzazioni sindacali in difesa dello Stabilimento Marelli ( ex Fiat) e dello stabilimento Sodecia di Raiano ( 44 operai) e che opera nell’indotto del Gruppo Stellantis e i 24 di Service Sky, legati alla crisi del settore automotive un risultato apprezzabile lo ha prodotto.
Ha riportato il nostro territorio , oggi sofferente e bisognoso di maggiori attenzioni da parte della politica di programmazione della Regione Abruzzo e del Governo nazionale, al centro delle strategie di sviluppo ormai urgenti e non piu’ rinviabili
Non capitava da anni registrare una forma di solidarietà massiccia e unitaria in difesa di questo territorio come quella che abbiamo visto oggi a dimostrazione che il Centro Abruzzo non puo’ piu’ attendere e che la forza del territorio si misura dalla capacità e dall’impegno unitario che tutti sapranno dimostrare.
All’appello del sindaco di Piero e delle Organizzazioni sindacali abbiamo registrato la presenza di quasi tutti i sindaci della valle Peligna, quella delle tre Consigliere regionali ( Scoccia,La Porta e Maria Assunta Rossi) del Consigliere regionale del Capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvo Paolucci, di Fdi Massimo Verrecchia, i Consiglieri regionali Antonio Di Marco e Pietrucci (Pd), del sen.Eter Sigismondi (Fdi),Gabriella Di Girolamo (M5S),sen. Michele Fina(Pd) ma forse anche altri che nella folla non siamo riusciti ad individuare.
Ma l’aspetto politicamente piu’ rilevante che rappresenta un segnale importante, anche per l’avvenire, è contenuto nel documento finale approvato in Consiglio comunale all’unanimità con il quale dopo aver ricostruita tutta la storia. l’attuale stabilimento Marelli Suspension System Italy di Sulmona fu insediato a Sulmona nel 1970 quale stabilimento FIAT, grazie alle provvidenze della Cassa del Mezzogiorno e che detto stabilimento, nel periodo ricompreso tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90, si è affermato quale polo di produzione per la produzione delle sospensioni per auto FIAT Tipo e Punto, nonché per l’Alfa Romeo e per Lancia, arrivando alla massima espansione in termini occupazionali, con oltre 1.000 occupati;
si dà mandato al sindaco e alla Giunta
di agire, congiuntamente ai parlamentari abruzzesi, alla Regione Abruzzo, ai Sindaci del territorio e alle organizzazioni sindacali per sensibilizzare le istituzioni sulle condizioni di grave precarietà in cui versa l’economia di Sulmona e della Valle Peligna;
di agire, sempre di concerto con i suddetti soggetti istituzionali, affinché le aree ove operano le aziende abruzzesi che operano nel settore automotive vengano complessivamente riconosciute quale “area di crisi complessa”, caratterizzando l’intero settore automotive abruzzese quale “area di crisi complessa”;
di assumere, congiuntamente ai parlamentari abruzzesi, alla Regione Abruzzo, ai Sindaci del territorio e alle organizzazioni sindacali, le necessarie iniziative finalizzate a chiedere al Governo, alla Regione Abruzzo e a Stellantis che parte dei 6 miliardi di euro postati da Stellantis nell’arco temporale 2026/2035 per acquisti dai fornitori e per il sostegno alla filiera dell’automotive (indotto) venga destinata anche a Marelli per finanziare investimenti sullo stabilimento di Sulmona mirati ad una ristrutturazione industriale che porrebbe il sito peligno nella condizione di operare la necessaria progressione tecnologica;
di assumere, congiuntamente ai parlamentari abruzzesi, alla Regione Abruzzo, ai Sindaci del territorio e alle organizzazioni sindacali, le necessarie iniziative mirate ad ottenere che Stellantis, allorquando darà attuazione al Piano Italia, si impegni a potenziare il rapporto tra lo stabilimento di Atessa e quello di Sulmona e si impegni, contestualmente, ad incrementare in termini produttivi l’attività industriale di Marelli Sulmona sul mercato dell’auto (compresi veicoli elettrici), aggiuntiva al rapporto in essere con l’unità produttiva di Atessa, relativo alla produzione di veicoli commerciali.