Il libro del sulmonese Cesare Malvestuto, già maresciallo dei Carabinieri in pensione, continua a raccogliere attenzione e successo .E’ un racconto sempre di grande attualità vissuto come servitore dello Stato in una Italia difficile, dolorante e sanguinante-
Sulmona, 23 gennaio-Per raccontare una storia, bisogna prima averla vissuta. Questo è quanto sostiene il maresciallo dei Carabinieri in pensione Cesare Malvestuto nel suo volume “Nella vera storia… io c’ero”
Inizialmente, ancor prima di aprire il libro, ci si sofferma a guardare la copertina tratta dall’estro artistico del Prof. Umberto Malvestuto. Il rosso sangue, il mare della Sicilia, le alte uniformi circondate da un’alone di sereno tramonto misto a fiera paura, rimandano ad un’immagine che restituisce tutte le emozioni a chi, quella vera storia, non l’ha vissuta.
L’autore di Sulmona ha voluto raccontare su carta la propria testimonianza di vita come servitore dello Stato in una Italia difficile, dolorante e sanguinante costellata da persone coraggiose e degne di essere ricordate tutti i giorni.
Il ventenne Malvestuto si arruola nel 1968 nell’Arma dei Carabinieri e due anni dopo parte alla volta della Legione Carabinieri Sicilia a Palermo.
In quegli anni al comando vi era il Colonnello Carlo Alberto Dalla Chiesa, il quale non necessita di presentazioni.
I cosiddetti anni di piombo hanno inizio proprio nel 1968 e il giovane Carabiniere si trova a dover fare i conti con una Palermo trasformata da Cosa Nostra e una società
in continua lotta tra traffico di stupefacenti e guerre di mafia.
Forze dell’ordine , veri giornalisti, magistrati, funzionari pubblici o persone dal libero pensiero si sono scontrati con il duro destino del silenzio mantenendo sempre viva la fiamma della Legalità.
Malvestuto, molto giovane, si trova a dover fare i conti, senza un’adeguata preparazione sui costumi della mafia, con la perdita di personalità di estremo coraggio tra cui l’affezionato Maresciallo Vito Ievolella, la cui saggezza resterà sempre un grande insegnamento per Cesare; o il Capitano Emanuele Basile la cui scena dell’omicidio ha strazierebbe il cuore di qualsiasi lettore.
Passa qualche anno e Cesare raggiunge obiettivi, traguardi, anche nella vita privata con la sua adorata famiglia.
Il suo lavoro continuerà sempre ad essere una fiamma viva di resistenza e coraggio. Si percepisce, leggendo pagina dopo pagina, lo spiccato senso di responsabilità nei confronti della divisa.
Una divisa condivisa anche dal padre appuntato. Un senso di dovere tangibile in ogni parola e in ogni impegno profuso. Il Maresciallo ricorda ogni vittima con grande ammirazione e rispetto e dedica la sua storia a chi per quella sopraccitata responsabilità ha dato la vita.
Il volume merita di essere letto, soprattutto dalle nuove generazioni per aiutarli a comprendere la vera essenza della Legalità e per respirare i profumi di verità e onore
Chiara Del Signore
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Cesare Malvestuto
“ Nella vera storia… io c’ero
Armando Siciliano Editore