Home Prima Pagina Un deciso No da parte della Marsica alla chiusura del Tribunale di Avezzano

Un deciso No da parte della Marsica alla chiusura del Tribunale di Avezzano

Scritto da redazione
Avezzano,Palazzo di Giustizia

Avezzano,6 marzo– La politica si mobilita per salvare il Tribunale ma il Ministero ha già deciso. A nulla sono serviti anni di battaglie e proteste e neanche i Sit-in degli ultimi giorni. La conferma ufficiale della chiusura del Tribunale di Avezzano è arrivata direttamente dal Ministero della Giustizia. Sul sito istituzionale, infatti, il Tribunale è già indicato come soppresso a partire dal 1° gennaio 2026, con la nota ufficiale che recita: “Tribunale di AVEZZANO – La chiusura decorre dal 1° gennaio 2026. L’ufficio è competente fino a tale data”.

Da un’analisi condotta sulla popolazione residente nel territorio della Marsica alla data del 1-1-2017 effettuata sula base dei dati raccolti dall’ISTAT, emerge come il Tribunale di Avezzano, in riferimento al proprio bacino di utenza, risulti essere tra i più importanti uffici giudiziari del distretto della Corte di Appello di L’Aquila. Nell’ambito del territorio del circondario del Tribunale di Avezzano si registra inoltre, una importante presenza di popolazione extracomunitaria, la maggior parte della quale affluisce nella piana del Fucino per i lavori nel settore agricolo.

L’Università di Teramo nell’anno accademico 2004/2005 ha attivato ad Avezzano il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico quinquennale in Giurisprudenza.  La sede distaccata di Giurisprudenza di Avezzano  ha una sua importanza nella comunità marsicana  ed ha offerto molte occasioni di incontri professionali.  Numerose sono, infatti, le attività formative promosse in collaborazione tra il Dipartimento di Giurisprudenza, il Tribunale e la Procura della Repubblica. La Convenzione del 13 dicembre 2012  tra Università di Teramo e Tribunale di Avezzano consente agli studenti del quinto anno del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza  a ciclo unico quinquennale  di effettuare il tirocinio presso il Tribunale e la Procura. 

 Ad Avezzano è presente anche la Casa Circondariale “San Nicola”. La  soppressione del Tribunale e della Procura della Repubblica di Avezzano, implicherà ad esempio che l’udienza di convalida dovrà svolgersi presso i locali del Tribunale di L’Aquila, in quanto i Magistrati non saranno in condizione di trasferirsi ogni volta da L’Aquila presso la Casa Circondariale di Avezzano. Di conseguenza, la soppressione del Tribunale di e della Procura della Repubblica di Avezzano comporterà il rischio di chiusura anche della Casa Circondariale “San Nicola” di Avezzano.   A questo punto l’unica strada percorribile è l’eventuale accorpamento del Tribunale di Avezzano  con quello di Sulmona e del Tribunale di Vasto  con quello di Lanciano. 

Avezzano potrebbe trattare le cause penali, Sulmona quelle civili o viceversa, Vasto quelle penali e Lanciano quelle civili, o viceversa. Chiedo con forza , alla Regione,  ai Sindaci marsicani, frentani e  della Valle Peligna,  al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, al Ministro della Giustizia, On. Carlo Nordio di attivarsi con determinazione e celerità per la salvaguardia dei Tribunali minori d’Abruzzo e trovare una soluzione. L’Abruzzo non può essere disegnato con un Servizio Giustizia a due velocità: un Nord con quattro Tribunali e un Sud privo di presìdi di legalità.  Larino (Campobasso) ad esempio, è un Comune di 6.380 abitanti ed ha un Tribunale autonomo e perfettamente funzionante, mentre la Marsica, che conta oltre 140.000 abitanti, verrebbe privata di un presìdio di Giustizia, che ha più carico di lavoro di quello del Capoluogo. Salvo imprevisti dell’ultima ora, dal 3 agosto 2025 partiranno, finalmente,   i lavori di potenziamento sulla linea ferroviaria Pescara – Roma (Lotti 1 e 2 Interporto d’Abruzzo-Manoppello-Scafa-Torre dei Passeri).  Con la chiusura dei quattro Tribunali abruzzesi  avremo una ferrovia ed una ZES (Zona Economica Speciale)  poco attrattive. 

I fondi investiti in armamenti potrebbero essere destinati ad altri capitoli di spesa come ad esempio appunto la salvaguardia dei quattro Tribunali “minori” abruzzesi.

Ripeto con insistenza che non è pensabile che un territorio così vasto e accidentato come l’Abruzzo rimanga sguarnito dai confini del Lazio fino a quelli del Molise e c’è paura che in tal modo si verifichino facilmente infiltrazioni malavitose. Da ultimo faccio una considerazione: che sarà di una cittadina come Avezzano e di un territorio disseminato di tanti  paesi intorno alla Conca del Fucino, quando tutti questi servizi importanti verranno meo? Così risolviamo il problema dello spopolamento? Così vogliamo risolvere il problema dei trasporti? Così vogliamo tenere in piedi tante attività commerciali, già a forte rischio di continue chiusure? Perché, dunque, tutti vediamo con preoccupazione la fuga dei giovani verso territori nazionali più allettanti ed esteri? Così vogliamo risolvere i problemi di tanti lavoratori?…Mi dispiace che la Marsica venga considerata soltanto nel periodo della campagna elettorale.

Avv. Aurelio Cambise 

Leggi anche

Lascia un commento