Sulmona, 2 giugno– Anche la nostra città ha festeggiato il settantaseiesimo anniversario della festa della Repubblica la cui data la si fa coincidere con il due giugno che segna lo storico referendum Monarchia Repubblica che si svolse in Italia il due e tre giugno 1946, all’esito del quale, fra luci ed ombre, vede la vittoria della Repubblica a vantaggio della Monarchia. Soffermandoci alla storia referendaria i risultati sono proclamati dalla Corte di Cassazione il 10 giugno 1946: 12.717.923 cittadini favorevoli alla repubblica e 10.719.284 cittadini favorevoli alla monarchia. Il giorno successivo tutta la stampa dette ampio risalto alla notizia. Questa mattina, come di consueto, in Piazza Carlo Tresca a Sulmona, si è svolta la tradizionale cerimonia alla presenza della Autorità civili, militari, religiose.
Presenti le Associazioni combattentistiche e d’arme, il sindaco di Sulmona Gianfranco di Piero, il presidente del consiglio comunale Cristiano Gerosolimo, il consigliere provinciale Maurizio Proietti, consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, assessori della giunta, cittadini. Il Presidente del Consiglio comunale Cristiano Gerosolimo ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre don Egidio Berardi la preghiera. Nel suo intervento istituzionale il Sindaco di Sulmona Gianfranco di Piero ha ricordato gli avvenimenti del due e tre giugno 1946, il referendum Monarchia Repubblica e gli eventi della seconda guerra mondiale, al termine della quale si ha la nascita dello stato democratico repubblicano italiano.
La data referendaria del due e tre giugno 1946 coinciderà con l’elezione dei membri dell’Assemblea Costituente, la quale redigerà l’attuale carta costituzionale entrata in vigore il primo gennaio 1948. Nel corso della cerimonia è stata deposta la corona d’alloro ai caduti di guerra affinché la memoria resti indelebile nel ricordo, nel rispetto, di quanti hanno immolato la loro vita per la libertà e la democrazia. Gli studenti del Polo Liceale Ovidio di Sulmona hanno eseguito l’inno nazionale, il silenzio militare, l’inno alla gioia. Presenti gli ultimi reduci della Brigata Maiella, fra i quali Raffaele Di Pietro di cento anni d’età. storia formazione di patrioti, la quale a seguito degli arruolamenti avvenuti nel distretto militare di Sulmona, distretto militare regionale, dopo l’entrata in città della Banda dei Patrioti della Maiella, contribuirà alla lotta di liberazione combattendo oltre i confini della regione Abruzzo, sino ad Asiago, per poi sciogliersi a Brisighella con gli onori militari. In molti risponderanno al bando militare d’arruolamento, a firma del tenente Claudio Di Girolamo. Ricordiamo che la Brigata Maiella è stata insignita della medaglia d’oro al valor militare, con la cerimonia che avrà luogo a Sulmona il due maggio 1965, alla presenza dell’allora Ministro della difesa Giulio Andreotti, Ettore Troilo comandante della formazione, il Sindaco di Sulmona Alberto Ruggeri.
La Brigata Maiella vedrà nelle sue file 1326 volontari, 54 caduti, 131 feriti, 19 prigionieri. La formazione di volontari paramilitare sarà aggregata ed inserita nell’esercito alleato, V corpo d’armata inglese e armata polacca. Il comandante è stato Ettore Troilo tenente colonnello, il vice comandante maggiore Domenico Troilo, insieme a quattro ufficiali superiori, dodici ufficiali capitani, trentatré ufficiali subalterni. duecentotrentasei sottufficiali, millequarantuno di truppa. La Festa della Repubblica Italiana è ricorrenza la quale ha la finalità di ricordare la nascita della Repubblica Italiana.
La cerimonia principale avviene a Roma alla presenza del capo dello Stato, il Presidente della Repubblica Italiana, delle altre autorità istituzionali. Il cerimoniale a Roma prevede la deposizione delle corone d’alloro al Milite Ignoto e all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Italiana; la parata del due giugno a Roma ha luogo in via dei Fori Imperiali. La prima celebrazione della festa della repubblica è avvenuta il due giugno 1947, mentre la prima parata in via dei Fori Imperiali ha avuto luogo nel 1948. Il due giugno viene definitivamente dichiarato festa nazionale nel 1949. Ricordiamo che il Tricolore la nostra Bandiera Italiana nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso. Una solennità storica la quale unisce il polo italiano e la Repubblica una ed indivisibile così come prevede l’articolo numero cinque della Carta Costituzionale. Auguri all’Italia, agli Italiani.
Andrea Pantaleo
5 Commentii
Che butta questa foto dove si vede un signore con la fascia gialla, sicuramente sarà un consigliere o un assessore perché sta vicino al sindaco, che durante la cerimonia gioca con il telefonino. Brutto segnale perchè offende il significato della ricorrenza e la città.. In questi casi non ci sono giustificazioni da Non so quale partito lo abbia scelto ma sicuramente non ha reso un buon servigio alle istituzioni e al ruolo dove è stato chiamato.
Mi aspettavo tanto da questo sindaco, ma finora non ha fatto niente di significativo. Bene, benissimo presenziare alle manifestazioni cittadine, ma la biblioteca comunale è chiusa, e così pure il Centro servizi culturali…
A quando?
https://scuolaapostolica.com/pentecoste-la-fine-della-paura/
La riconoscenza.
” Avevamo un debito con chi ci aveva soccorso. Col pieno sostegno del nostro governo, facemmo tutto quanto era in noi perché quel debito venisse riconosciuto e pagato”.
Sono le parole con le quali John Furman chiude il libro-testimonianza Non aver paura, sul quale ci siamo già a lungo soffermati, descrivendo la sua odissea di prigioniero evaso. (tratto da ” E si divisero il pane che non c’era”)
La questione del risarcimento.
” Vai con dio, figliolo…”
Ne consiglio la lettura…( E si divisero il pane che non c’era)