Sulmona,11 giugno-Osservare, sillabare, leggere, cadere nel vortice buio di versi senza età, mai prolissi ma profondamente metaforici.
Questo è quello che accade quando si entra nel mondo poetico di Cesira Donatelli, poetessa nata a Castel di Sangro, madrina della pubblicazione della casa editrice di Alessio Masciulli.
“Nettare di Luce” è il titolo dell’ultima fatica dell’autrice abruzzese, esplosione di luce, feconda di riflessioni che, come un fiume in piena, sfociano nel mare della consapevolezza del legame inossidabile con Madre Terra. Una Terra che ci tiene prostrati a sé, genuflessi ad ogni alba e incantati ad ogni tramonto.
“Montagna mia, tu mi sazierai,
Montagna mia, tu mi appagherai.
Sempre ti saprò a ossigenarmi,
A erogarmi alla libertà”.
Nella prefazione dell’immensa Slobodanka Ciric, si percepisce il forte legame che può crearsi tra due donne le cui anime si sono incastonate.
I colori delle valli, dei fiumi, l’odore della fatica dei campi, il sapore dell’orgoglio per i frutti conquistati.
Il freddo che brucia le ossa, la neve che scioglie le angosce. Il sole che fa capolino e che si erge a guaritore delle laceranti ferite delle sorelle montagne.
Cesira Donatelli ha il dono della trasposizione riflessiva, le sue parole, i suoi versi, si palesano davanti al lettore scavando nel suo animo corrodendo la corazza di superficialità che la liquidità sociale ha voluto per lui.
Non è semplice entrare nel cuore del pubblico scoccando il primo dardo, eppure ogni sillaba evoca immagini, ricordi, stringe tutti in un unico abbraccio forte e gentile.
Il testo è diviso in tre sezioni che si profilano come un viaggio metafisico nell’esperienza dell’autrice (che poi rispecchia quella di ognuno). Le dediche ai genitori, alla prole, alla terra, all’amore, angoli di vita disegnati con le parole e colorati con viva passione.
La luce della poesia è perfettamente rappresentata dalla copertina “il sogno di Eva”, realizzata dall’artista Annalisa Lucarini, autrice anche della postfazione. Eva, una donna che sogna, pensa e agisce senza costrizioni di sorta, libera come la natura.
Cesira Donatelli ci invita a liberarci delle vesti pesanti di catene, ad innalzarci verso la placida leggerezza della poesia. Una poesia in cui ritrovarci e rispecchiarci.
La terra abruzzese, Ápeiron da cui tutto deriva, fonte di vita che calma sete e affanni. Un patto di sangue, come ci dice l’autrice, in cui si è vincolati al misterioso contatto. Storie di generazioni che calpestano i fecondi campi, antiche storie di madri, padri, figli. Figli di figli legati da un cordone ombelicale che non può e non vuole essere reciso.
“La madre è una sola,
Ma di tutte hai la voce,
Il cuor,
Il pianto,
Il respiro,
La mano,
L’odor”.
“Nettare di Luce” è vita, osservazione, conflitto interiore, accettazione, natura, stirpe antica.
Una donna che non ha paura di toccare corde intime, di mettersi a nudo davanti al lettore, coinvolgendolo in una lettura elegantemente frizzante.
Tutto ciò che è cultura vale la pena di essere interiorizzato ma, quando a fine lettura si avverte un cambiamento, ci si sente scavati, irrorati nell’anima, si comprende il verso senso dell’arte. L’arte della parola.
Chiara Del Signore