Sulmona, 13 giugno– – La Casa circondariale San Donato di Pescara, diretta dalla dottoressa Lucia Di Feliciantonio, ripropone, dopo due anni di sospensione per la pandemia, il progetto Partita con papà, arrivato alla sesta edizione nazionale.
L’incontro, promosso dall’associazione Bambinisenzasbarre, in collaborazione con il Ministero della Giustizia Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, il Telefono azzurro e la Croce Rossa Italiana di Pescara, si svolgerà lunedì 13 giugno alle 10, all’esterno della struttura, nel centro sportivo “New Dribbling Calcetto” di via Alento a Pescara e vedrà contrapposti sul campo di calcioalcuni detenuti/papà e i loro figli, alla presenza dei familiari.
Il progetto è stato voluto e sostenuto dalla Direzione e dall’area giuridico-pedagogica per l’alta valenza rieducativa dell’iniziativa, poiché finalizzata a rinsaldare il legame genitoriale anche in ambito “extramurario”. La partita, infatti, si terrà fuori dalle mura carcerarie, in un contesto di condivisione e di gioco di squadra.
Una più stretta relazione tra genitori detenuti e figli può essere una speranza per il futuro e una occasione di riscatto.
Nella riabilitazione dei detenuti è sancito il diritto a rimanere genitori, a mantenere il legame padre-figlio, tutelato dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che, dicono le statistiche, abbassa la recidiva e la delinquenza intergenerazionale.
La possibilità di giocare a calcio con il papà e di condividere questo momento ludico, normale per tutti gli altri bambini, risulta eccezionale per questi bambini e le loro famiglie e rimane a lungo nella loro memoria.
La Partita con papà e Carceri aperte si collocano nella Campagna europea Non un mio crimine ma una mia condannadel network COPE – Children Of Prisoners Europe.
I numeri della Partita con papà
2015 12 carceri 500 bambini 250 papà
2016 40 carceri 1.000 bambini 600 papà
2017 50 carceri 1.200 bambini 900 papà
2018 60 carceri 2.900 bambini 1.400 papà
2019 68 carceri 3.150 bambini 1.700 papà
giugno 2022 Campagna europea: Non un mio crimine, ma una mia condanna