Esplode la polemica. Gli ambientalisti rivelano l’accaduto.Un errore materiale oppure una scelta meditata?
Sulmona, 29 giugno- Tanto tuonò che…non piovve. E’ proprio il caso di dirlo, dopo aver preso visione dell’ordine del giorno sulla centrale Metaenergia approvato dal Consiglio comunale di Sulmona nella seduta del 7 giugno scorso.
Solo con la pubblicazione sull’albo pretorio del Comune è stato possibile conoscere l’esatto contenuto del documento. E la novità è che dal testo è scomparso un punto essenziale, cioè il passaggio in cui il Comune esprime la propria contrarietà all’entrata in esercizio della centrale che è in via di avanzata costruzione nel nucleo industriale. Naturalmente non si tratta di un refuso ma di una precisa scelta. Così in una nota i Comitati cittadini per l’ambiente e il Coordinamento No Hub del gas
La proposta di mozione, (declassata però a semplice ordine del giorno), si legge nel documento, presentata dal consigliere Maurizio Proietti affermava chiaramente la contrarietà del Comune alla centrale. Ma dopo alcuni interventi critici dei rappresentanti dell’opposizione la seduta è stata sospesa per trovare una mediazione. E la mediazione è stata trovata cancellando dal documento la contrarietà del Comune all’impianto della Metaenergia. Solo adesso se n’è potuta avere contezza perché alla ripresa dei lavori del Consiglio il testo modificato non è stato letto e non è stato sottoposto a voto ma è stato dato per letto e fatto proprio dal sindaco.
A cosa sono serviti – ci domandiamo – tanti mesi di discussioni, riunioni, audizioni nell’ambito del Comune, se poi il risultato è questo? E’ il miglior regalo che si poteva fare a chi ha ripetutamente sollevato motivi pretestuosi per rinviare ogni decisione, per tentare di giustificare l’indifendibile comportamento della precedente amministrazione comunale, e per giungere alla fine a non prendere nessuna posizione. Che la centrale turbogas è incompatibile con il nostro territorio lo sappiamo fin da oggi, non abbiamo bisogno di acquisìre nuove informazioni: ce lo dicono le sostanze inquinanti che saranno emesse dai camini dell’impianto; ce lo dice la particolare conformazione della nostra valle, che accentua il fenomeno dell’inversione termica; ce lo dice il fatto che, con l’entrata in funzione anche della centrale Snam, (qualora fosse malauguratamente realizzata), la città di Sulmona sarà al centro di due fonti inquinanti molto nocive per la salute pubblica.
Nel documento presentato dal consigliere, nonché medico, Proietti è descritto chiaramente l’impatto che le sostanze emesse dalla centrale avranno sulla salute della popolazione residente : broncopneupatie, cardiopatie, vasculopatie (es. ictus), diabete di tipo I etc. Un impatto significativo lo hanno il particolato secondario e gli inquinanti in fase gassosa come gli NOx.
Secondo un recente studio di un team di ricerca delle università di Harvard, Birmingham e Leicester, l’inquinamento atmosferico prodotto dai combustibili fossili è responsabile, a livello mondiale, del decesso di 8,7 milioni di persone ogni anno, tra il 18 e il 21,5 per cento del totale delle morti. In pratica una persona su cinque muore a causa dell’inquinamento atmosferico..
Cos’altro c’è da sapere, concludono gli ambientalisti, per essere contrari? Se sulla centrale della Snam il Comune di Sulmona avesse adottato lo stesso criterio che ha adottato per la turbogas della Metaenergia, oggi forse starebbe ancora a discutere e nell’incertezza se esprimere la propria contrarietà oppure no.