Pratola, 9 settembre– La notizia, diffusa oggi, sullo stato dell’edificio scolastico che ospita l ‘Istituto Tecnico Industriale “L. Da Vinci” di Pratola Peligna è estremamente preoccupante oltre che irricevibile. Si parla di una richiesta di attivazione della didattica a distanza per centinaia di ragazzi. Tuttavia, quello che sta per avviarsi, viene definito l’anno scolastico della ripartenza, perché tutte le disposizioni emergenziali che hanno condizionato e caratterizzano le attività didattiche degli ultimi due anni hanno esaurito la loro validità al 31 agosto 2022, e, prima tra tutte, la possibilità di attivazione della didattica a distanza che, ricordiamo, sulla base delle indicazioni del Ministero dell’Istruzione, non residua nemmeno per gli studenti che dovessero risultare positivi al Covid. Nelle stesse, oltretutto, si precisa che ogni misura ulteriore, in caso di recrudescenza, potranno essere implementate solo su disposizione delle Autorità sanitarie territorialmente competenti.
Quello che, invece, si sta registrando a Pratola Peligna è sintomatico di una gestione approssimativa delle politiche scolastiche di competenza dell’Amministrazione Provinciale. “Se è sacrosanto che la sicurezza degli edifici scolastici costituisca la premessa per il regolare svolgimento delle attività – precisa il coordinatore regionale di Azione Giulio Sottanelli – è altrettanto vero che risulta incomprensibile come si scopra, a soli pochi giorni dal suono della prima campanella, che siano state disposte le indagini sulla vulnerabilità dell’edificio in questione! E a pagarne le conseguenze saranno di nuovo gli studenti, i cui apprendimenti hanno già risentito abbastanza nei due anni di emergenza sanitaria.”
“Per la lista Calenda-Terzo Polo e per Azione, la scuola costituisce una priorità – dichiara il Responsabile Scuola di Azione Gaetano Fuiano – come è desumibile dalle proposte programmatiche che poggiano sul convincimento che la stessa costituisca il presupposto per la crescita del Paese. Auspichiamo, pertanto, l’impegno di tutti per evitare che la comunità scolastica di Pratola Peligna venga travolta, non dall’emergenza, ma dall’inadempienza di una classe politica impreparata e approssimativa.”