Tra il IV trimestre 2021 e il II trimestre 2022, gli occupati subiscono una flessione di ben 33 mila unità .In valore percentuale la flessione stata del 6,5%, in controtendenza con il dato nazionale che ha registrato un incremento dell’ 1,4%.Tale flessione fa registrare all’Abruzzo il peggior risultato a livello nazionale. I decrementi pi alti nel comparto del commercio, alberghi e ritoranti e in quello degli altri servizi piazzano l’Abruzzo, in entrambe le categorie, agli ultimi posti della graduatoria nazionale.Nel I semestre 2022 si registra un incremento di 14.000 disoccupati pari al 31,1% in controtendenza rispetto al dato nazionale che ha segnato un decremento del 12% L’incremento dei disoccupati del 31,1%fa realizzare all’Abruzzo il peggior dato a livello nazionale.
Sulmona, 27 settembre– L’occupazione in Abruzzo subisce un vero e proprio tracollo. Tra il IV trimestre 2021 e il II trimestre 2022, gli occupati subiscono una flessione di ben 33 mila unità . In valore percentuale la flessione stata del 6,5%, in controtendenza con il dato nazionale che ha registrato un incremento dell’ 1,4%.Tale flessione fa registrare all’Abruzzo il peggior risultato a livello nazionale.
Anche la disoccupazione registra dati allarmanti con un incremento di 14.000 disoccupati pari al 31,1% in controtendenza rispetto al dato nazionale che ha segnato un decremento del 12%. L’incremento dei disoccupati del 31,1%fa realizzare all’Abruzzo, pure in questo caso, il peggior dato a livello nazionale.
E’ questa la fotografia della condizione economica abruzzese che emerge dall’ultimo report redatto dal sulmonese prof. Aldo Ronci
A tale allarmante dato sull’occupazione nel I semestre 2022, si affianca, nello stesso periodo: una dinamica dell’impresa che vede l’Abruzzo registrare un incremento percentuale di appena lo 0,12% e posizionarsi al terzultimo posto nella graduatoria delle regioni d’Italia un andamento dell’export che, con una flessione dello 0,8%, in controtendenza con l’incremento nazionale del 22,5%, segna una battuta d’arresto e posiziona l’Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale. “La fotografia del sistema economico abruzzese- spiega tra l’altro Aldo Ronci– conferma che esso si trova in una situazione di oggettiva difficoltà .
Tale difficoltà , come già detto altre volte, da imputare soprattutto al fatto che il sistema produttivo abruzzese composto per la gran parte da micro e piccole imprese che comunque rappresentano il 96% del totale delle imprese e impiegano il 56% degli occupati.
Esse hanno problemi di carattere strutturale e una scarsa propensione all’innovazione e pertanto c’ l’esigenza di escogitare iniziative e reperire risorse capaci di promuovere il miglioramento della competitività