Sulmona, 30 settembre-L’Abruzzo ha una nuova Area interna, dopo quella Valle del Sagittario e Alto Sangro, inserita nella programmazione Snai 2021-2027.Lo ha deciso ieri .Lo rende noto l’assessore regionale Guido Liris, dopo l’inserimento, ieri da parte del Comitato Tecnico per le Aree Interne presieduto da Domenico Gambacorta, delegato del ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, dell’Area Piana del Cavaliere e dell’Alto Liri, in provincia dell’Aquila, nella strategia nazionale, comprendente i comuni di Oricola, Pereto, Cappadocia, Rocca di Botte, Castellafume, Carsoli, Capistrello, Canistro, Sante Marie e Civitella Roveto. Via libera anche ad alcune riperimetrazioni che prevedono l’inclusione dei comuni di Civitella Messer Raimondo, Fara San Martino, Palombaro, Roccascalegna, Collelongo, Poggio Picenze, San Demetrio né Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli e Civitaquana.
Lo rende noto l’assessore regionale Guido Liris che ha manifestato soddisfazione per la decisione anche perché il lavoro è stato lungo e laborioso, considerando che una prima proposta era stata bocciata, “L’area, oltre a una serie di risorse e opportunità- spiega Liris- che andremo presto a illustrare ai sindaci”, spiega l’assessore, “avrà da subito a disposizione una quota di 900mila euro per interventi di prevenzione e contrasto degli incendi, così come accadrà per quella della Valle del Sagittario e Alto Sangro”.
“La Snai”, ricorda Liris, “mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri dei comuni dell’entroterra. La procedura che porta al finanziamento dei singoli progetti sul territorio si articola in tre fasi principali: selezione delle aree, attraverso una procedura di istruttoria pubblica, svolta congiuntamente da tutte le amministrazioni centrali presenti all’interno del Comitato Tecnico Aree Interne e dalla Regione interessata; approvazione della Strategia d’area da parte del Dipartimento per le Politiche di Coesione; sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro, attraverso cui le amministrazioni centrali, le Regioni e i territori assumono gli impegni per l’attuazione degli obiettivi definiti nelle Strategie d’area” “La Snai, che ha sviluppato nuove modalità di governance locale multilivello volte a dare risposta ai bisogni di territori caratterizzati da importanti svantaggi di natura geografica o demografica”, rileva l’assessore, “costituisce una notevole opportunità per le aree interne, territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali e troppo spesso abbandonati a loro stessi, che però coprono complessivamente il 60% dell’intera superficie del territorio nazionale, il 52% dei Comuni ed il 22% della popolazione”.
Quali sono in Abruzzo le Aree Interne ?
Nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), la DGR n. 290/2015 ha individuato quattro Aree Interne: Area Basso Sangro-Trigno; Area Val Fino-Vestina; Area Gran Sasso-Subequana; Area Valle del Giovenco-Valle Roveto. In particolare, l’Area Basso Sangro-Trigno è indicata come Area Prototipo, destinataria di risorse finanziarie regionali, nazionali e comunitarie.
A seguito del sisma dell’estate 2016, la DGR n. 613/2016 ha individuato una quinta Area Interna, denominata Area Alto Aterno-Gran Sasso-Laga, a cui applicare, nella fase della ricostruzione del tessuto sociale ed economico, le modalità proprie della SNAI. Gli ulteriori eventi sismici, che hanno ampliato la zona di interventodi ricostruzione post-sisma, hanno portato ad ampliare la perimetrazione di questa area, modificata con la DGR 458/2017
Agli inizi dell’estate 2022 era stata riconosciiuta la quinta Area Interna “Valle del Sagittario-Alto Sangro” ( comprendente 13 comuni e ieri è arrivata da parte del Ministero della Coesione e del Sud la nuova decisione che allarga la mappa dei Comuni e della popolazione abruzzese copinvolta
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