Sulmona, 2 novembre– Pochi giorni fa il Comune, su decisione del vice Sindaco, ha proceduto al taglio di diversi alberi lungo il costone di Porta Molina (Circonvallazione Occ.le). La motivazione, secondo quanto riportato dalla stampa locale, è che per quelle piante sane l’abbattimento era l’unica soluzione per poter raggiungere un albero potenzialmente pericoloso che, in caso di eventi metereologici estremi, avrebbe potuto mettere a rischio l’incolumità pubblica.
Premesso che non intendiamo mettere in discussione la priorità assoluta della tutela delle persone e delle cose (la circonvallazione è il percorso più comodo per il traffico esterno e per cui è notevole il transito dei veicoli), ci corre l’obbligo di sottolineare, quali cittadini che hanno a cuore l’ambiente in tutti i suoi aspetti, che la decisione del Comune di procedere al taglio degli alberi non pericolosi deve essere supportata dal parere espresso di un esperto quale un agronomo o un botanico: ci chiediamo se sono stati consultati perché solo un’accurata indagine scientifica può affermare se gli alberi destinati al taglio sono malati e/o pericolosi.
Abbiamo delle serie perplessità al riguardo perché, come spesso accade, è molto più semplice far lavorare la motosega che valutare tutte le possibili soluzioni alternative all’abbattimento: la scelta operata era davvero l’estrema ratio? Perché si è proceduto prima al taglio e poi alla ricerca, nomina di un esperto? Come definire questo modus operandi?
Questi tagli vanno ad aggiungersi a precedenti tagli e potature sommarie di alberi, effettuati in diversi altri luoghi della città anche dalle precedenti amministrazioni comunali: interventi basati sulla improvvisazione che hanno portato ad un impoverimento del patrimonio arboreo della città. E quanto sostengono stamani in una nota i Comitati cittadini per l’ambiente e il Coordinamento No Hub del Gas
Gli alberi, lo ricordiamo, costituiscono a pieno titolo dei beni giuridici cui l’ordinamento accorda una particolare tutela anche in considerazione delle funzioni che essi svolgono nell’ambito delle comunità degli esseri umani con i quali essi convivono: una funzione economico-sociale, una funzione ecologico-ambientale (importanti funzioni degli alberi sulla qualità dell’aria, con l’assorbimento della CO2, nella riduzione effetto calore, sull’inquinamento acustico, ecc.), una funzione di difesa idrogeologica, una funzione sanitaria, una funzione culturale ed una funzione estetico-architettonica.
Ora il costone di Porta Molina, sostengono ancora gli ambientalisti, è un’area spoglia di quelle piante sane sacrificate perché intralciavano il percorso per arrivare a quella unica ritenuta pericolosa e da tagliare!
La Legge nazionale impone censimenti, piani e regolamenti e i Comuni sono tenuti a rispettare tali obblighi,compreso quello che prevede la messa a dimora di un nuovo albero per ogni neonato.
Auspichiamo, pertanto, che questa Amministrazione che è intervenuta tempestivamente nel tagliare per garantire la pubblica incolumità, altrettanto tempestivamente provveda al reimpianto degli alberi già tagliati con specie arboree adatte alla zona e come meglio identificate in un Piano del Verde (Manutentivo, Censimento delle Aree Verdi, conservazione del verde esistente e messa a dimora di alberature compensative) e di cui sollecitiamo la predisposizione nella consapevolezza sia delle amministrazioni che dei cittadini del fondamentale ruolo svolto dal verde urbano anche in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici.