E’ il messaggio lanciato ieri da Bugnara in occasione di un evento culturale promosso per presentare il libro del prof.Tommaso Paolini “ Turismo e natura& sviluppo sostenibile”. Ne è venuta fuori un’ottima occasione di confronto e riflessione sulle condizioni dei nostri borghi,sulla tutela dell’ambiente, sulle politiche utili al territorio. A cominciare dalla coesione,dalla collaborazione e dalla programmazione di politiche utili.Protagonisti i tanti giovani presenti
Bugnara, 6 Novembre– Presentato nella giornata di ieri a Bugnara, presso la Sala Conferenze in piazza Annibale De Gasparis il libro di Tommaso Paolini “ Turismo natura & sviluppo sostenibile” La manifestazione, promossa dal Centro Studi e Ricerche “ Nino Ruscitti”.
Dopo i saluti del Presidente dell’Associazione Matteo Servilio e del Vice Sindaco Domenico Taglieri, sono intervenuti il dott. Giorgio Di Benedetto ( già Presidente del Tribunale di Sulmona) e l’autore della pubblicazione, il prof. Tommaso Paolini.
L’iniziativa è andata ad inserirsi all’interno di un ricco palinsesto culturale figlio della già citata associazione, promotrice di proposte atte a svegliare un territorio dal torpore dovuto ad anni di lenta sonnolenza e a condurre e al tempo stesso promuovere, studi e ricerche sul campo. L’incontro di ieri sera ha rappresentato un altro spaccato tematico di estrema attualità, considerando le potenzialità di questo borgo del Centro Abruzzo che da qualche mese si trova inserito insieme a 13 altri paesi nel progetto della quinta Area Interna “ Alto Sangro- Valle del Sagittario”.
Senza dubbio un evento ricco di spunti e di riflessioni, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui la scala valoriale del turismo sta rivalutando le priorità e le modalità di rapporto.
In passato l’economia rappresentava il fulcro su cui ruotava il principio di floridezza turistica, oggi il piano ribalta i punti di vista presentando una visione turistico centrica. Se c’è turismo c’è economia.
Il prof. Paolini ha spiegato con dovizia di esempi pratici, oltre all’esposizione di una teoria studiata nei minimi dettagli, il sistema turismo natura. Il ritorno di una villeggiatura, un tempo di nicchia, che rispecchia i valori societari odierni: la ricerca del benessere, del contatto con la natura e del trinomio mente-corpo-natura.
“Il turismo natura è quella tipologia di turismo in cui il visitatore sceglie un territorio con lo spirito di svolgere attività sportiva, all’aria aperta – ha spiegato il professore. Io sono quasi sicuro che questo settore sia capace di riportare l’economia sulla strada virtuosa della crescita. È uno degli aspetti più importanti della nostra economia. Peccato però che la politica non dia molto credito al turismo perché lo considera come un settore secondario. Invece si ha bisogno di un piano lungimirante. La tipologia più importante è quella del turismo natura che richiama alla mente l’ambiente come risorsa fisica e culturale. L’acqua, le montagne, la storia e l’arte. Dalla istituzione due parchi nazionali più quello regionale e le tante riserve e aree protette riserve, Bugnara ha saputo trarre vantaggio del pensiero futuristico dei politici degli anni ’80. Il ritorno economico è l’unico strumento che ci permette di capire se le scelte fatte siano giuste o meno, pur mantenendo il giusto rapporto umano”.
A tessere le fila di un discorso già interessante nella sua natura attualistica, il dott. Giorgio Di Benedetto: “Non sono un esperto di natura e proprio per questo posso dare un parere esterno. Tommaso utilizza un sistema capace di far raccontare se stesso. Ricorda anche i racconti degli autori inglesi che egli stesso cita. La scrittura produce del sentimento, ha del pathos, non è mai fredda. Il professore racconta un turismo come un settore trainante, il turismo come Panacea. Il turismo ha subíto un’evoluzione: i piccoli centri collocati in territori con notevole valore ambientale sono risorse importantissime. Con il turismo di massa si sono presentati gli svantaggi della grande industria e si è finito per tradire lo scopo principale. Ora si ha bisogno del turismo di nicchia che adesso è alla portata di tutti. Il turismo natura è l’economia del futuro evitando la standardizzazione del prodotto. Bisogna tornare ad un turismo che sappia riappropriarsi della cultura. Noi abitanti di questi piccoli centri dobbiamo conservare il sapere. Per fare sistema bisogna collegarsi, fare informazione e prima ancora formazione. Abbiamo la necessità di capire i bisogni del nostro territorio e pretendere l’attuazione dei nostri progetti. Dovremmo iniziare a pensare ad una piccola smart city. Avere un oggetto chiuso in una teca e non esporlo non permette la corretta fruizione culturale”. Conclude così il dott. Di Benedetto.
Insomma, un pomeriggio fruttuoso e di spessore, sia per gli ospiti che per l’argomento proposto nel volume del professore. Interessante si è rivelato anche il dibattito nato tra i presenti, un vivace scambio di idee ed esperienze, frutto di un paese che dimostra la volontà di stare al passo con i tempi. Bugnara, insieme al territorio circostante, sta muovendo i primi passi verso una consapevolezza previdente, determinata ad intuire i risvolti di una società nuova, consapevole del proprio ruolo e delle proprie capacità.
Chiara Del Signore
( ph di Sara Di Censo )