Bugnara, 18 dicembre– Dire addio, soprattutto se prematuramente, è un atto innaturale e intriso di rabbia e dolore. Sentimenti forti e combattuti percepiti in un giorno triste come quello di oggi per tutta la Valle Peligna.
Il sindaco Giuseppe Lo Stracco è tornato nella sua Torre Dei Nolfi per ricevere l’ultimo saluto, questo pomeriggio alle ore 14.30 presso la Chiesa della Madonna della Pace, da parte di una comunità che avrà per sempre nell’anima il suo ricordo. Giuseppe non ha rappresentato solo una figura istituzionale per Bugnara ma un vero e proprio punto di riferimento in veste di amico, fratello, padre e figlio.
Un porto sicuro dove approdare nei momenti bui e un orsa polare da seguire in caso di smarrimento. Anche le radici Sanniti lo ringraziano per averle onorate ed esportate in ogni occasione. È Difficile pensare di non incontrarlo più tra le strade che tanto amava della sua Valle del Sagittario.
È difficile pensare di non ascoltare più i suoi clementi consigli e la sua proverbiale pacatezza. È impossibile rivolgersi ad una comunità vestita di lacrime per un addio così sofferto. Un addio che si trasformerà in un arrivederci ogni qual volta si presenteranno i ricordi, impressi come inchiostro sulla pelle, della sua umiltà, del suo sorriso rassicurante. La sua famiglia sarà sempre parte integrante della vita di Bugnara, di tutti i luoghi e di tutte le persone che hanno avuto l’onore di averlo incontrato e vissuto.
Il dolore, se condiviso, assume un peso sopportabile e la vicinanza della cittadinanza e non solo, ne è la prova.
Una famosa canzone recita:” C’è che prendo un treno che va
A paradiso città
E vi saluto a tutti e salto su
Prendo il treno e non ci penso più” .
Tutti lo immaginano ora alla guida di una bellissima locomotiva, come quelle che tanto amava sulla Terra, alla volta di un mondo più giusto e onesto, proprio come lui. La vita non finisce, continua, perdura nei ricordi, nelle voci, nelle somiglianze, nei racconti e nei gesti tramandati dall’esempio ricevuto.
La Valle del Sagittario risplende di questi esempi, dei gesti più puri spinti dall’unico fine di valorizzare un territorio fatto di generazioni, di storia e di lealtà. Un territorio che ringrazia il sindaco Giuseppe Lo Stracco per aver agito, in primis, da cittadino devoto alle proprie origini. Un sindaco corretto, sostenitore della solidarietà tra comunità e che ha portato in alto il nome di Bugnara.
Un uomo dall’animo estremamente buono e consapevole delle risorse della sua gente e della sua terra. Membro di una grande famiglia che va oltre ogni legame di sangue. E proprio come in ogni famiglia, nel momento del dolore, l’abbraccio è profondo e sincero. La stima, il rispetto e l’affetto nei confronti di chi non c’è più trascendono ogni etichetta sociale perché a mantenere viva la fiamma del ricordo è la purezza dell’anima, il segno disinteressato lasciato con il solo obiettivo di fare del bene.
Questo rappresenta ancora il sindaco e l’amico Giuseppe per i suoi cari e per l’intero territorio. Oggi Giuseppe è stato accolto con il sorriso amaro e le lacrime di dolore ma con il cuore gonfio di orgoglio per averlo conosciuto.
Un arrivederci volato fino a lui e che ha restituito, dalle nuvole bianche, il suono della sua risata, incisa nei cuori e nella memoria di ognuno.
Chiara Del Signore
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„Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.“ — José Saramago
Buon viaggio… Sindaco…