Il 18 giugno ripartono le attività culturali estive intorno al primo Santuario dedicato a San Giovanni Paolo II
di Goffredo Palmerini*
L’AQUILA – Al via, domenica 18 giugno, l’intenso programma di attività culturali estive a San Pietro della Ienca, ameno Borgo alle falde del Gran Sasso amato da Papa Wojtyla, la cui chiesetta è stata dichiarata Santuario dedicato a San Giovanni Paolo II, il primo santuario del papa santo polacco, nel corso dell’anno continua meta di visitatori e pellegrini da ogni parte del mondo. Prima di entrare nel dettaglio delle iniziative previste nell’imminente stagione, qualche cenno sull’antico suggestivo borgo che, insieme alla magnificenza delle più alte cime dell’Appennino, costituisce l’impareggiabile contesto al Santuario.
San Pietro della Ienca è un piccolo incantevole borgo situato su uno dei tanti colli che arrancano sul costone occidentale della catena del Gran Sasso d’Italia. Da un lato, in basso, il borgo di basse casette in pietra guarda la Valle del Vasto dove scorrono le acque del Raiale, dall’altro svettano Pizzo Cefalone, Monte Portella e, più indietro, Monte Corvo, Pizzo Intermesoli, Corno Piccolo e Corno Grande, con i suoi 2912 metri la vetta più alta dell’Appennino. Insomma, davvero un bel vedere, un tempio della natura che aiuta ad elevare lo spirito. Un luogo dove San Franco, monaco di queste parti vissuto nel primo secolo dopo il Mille, lasciato il monastero benedettino di San Giovanni Battista in Lucoli, scelse qui il suo eremo, a mezza costa, laddove sgorgano le acque che ora portano il suo nome e che alimentano il ruscello lungo la valle verde di olmi, abeti, faggi, carpini e ontani che scende al piano, verso Paganica.
Il villaggio di San Pietro della Ienca sta intorno all’omonima chiesetta medioevale. Il suo nome compare per la prima volta nella Bolla che papa Alessandro III, il 24 settembre 1178, indirizzava al Vescovo di Forcona, nell’elencare le località sottoposte alla giurisdizione episcopale della diocesi vestina. Quando nel 1254 venne fondata L’Aquila, i villaggi di Guasto, Genca, San Pietro, Assergi, Camarda e Filetto furono tra i castelli fondatori della nuova città fortificata, appartenenti al Quarto di Santa Maria Paganica. Il nome del villaggio è chiaramente riferito a San Pietro Apostolo, come lo stemma stesso del borgo – due chiavi incrociate – richiama l’insegna vaticana, con evidente riferimento al primo vicario di Cristo.
Nel 1269, in un documento di tassazione di Ponzio di Villanova, l’abitato di San Pietro viene indicato con il toponimo “S. Petrus de Fonte” e tassato per 4 once, il doppio di Camarda, a segnalare l’intensa e florida attività armentaria del borgo favorita dagli estesi pascoli montani. E’ nel successivo documento di tassazione, emesso da Carlo II d’Angiò nel 1294, dopo l’incoronazione di papa Celestino V, avvenuta il 29 agosto, quando il re era ancora all’Aquila, che finalmente compare la denominazione di San Pietro della Ienca. Annota, tra l’altro, Anton Ludovico Antinori nei sui monumentali Annali di Storia Aquilana, che il villaggio, a seguito del graduale inurbamento degli abitanti nella nuova città, attratti dalle fiorenti attività artigianali e commerciali, era divenuto completamente disabitato. Nel 1568, infatti, venne dalla Chiesa ceduto in enfiteusi perpetua alla comunità (universitas) di Camarda a fronte d’un compenso annuo di 40 ducati, versati come atto di liberalità al monastero aquilano di Santa Caterina.
Il villaggio rurale di San Pietro della Ienca, è rimasto nei secoli successivi residenza estiva dei contadini e pastori di Camarda, impegnati nel lavoro dei campi o sui pascoli circostanti, anche se negli anni più recenti si erano avviati graduali restauri al patrimonio architettonico per iniziativa dei proprietari. Fin quando il 29 dicembre 1995 a San Pietro della Ienca, nell’austera chiesetta, in una delle sue numerosissime e segrete escursioni sul Gran Sasso – ne sono state contate oltre un centinaio –, Giovanni Paolo II non vi sostò raccolto in preghiera. Poi ancora altre volte. Da quel momento quel luogo sacro è diventato assai caro agli aquilani e man mano caro a tanti appassionati della montagna e ai visitatori che lo raggiungono da ogni angolo d’Italia e spesso dall’estero, quasi in pellegrinaggio, già da quando papa Wojtyla era ancora in vita. E’ diventato un luogo dell’affetto e della devozione verso Giovanni Paolo II, soprattutto dal 2 aprile 2005, giorno in cui il più carismatico dei pontefici transitò in cielo. Poi dal 1° maggio 2011, quando con una commovente cerimonia papa Benedetto XVI lo dichiarò Beato, primo passo verso la sua santificazione. Appena 17 giorni dopo – data non casuale, perché giorno della nascita di Karol Jozef Wojtyla (Wadowice, 18 maggio 1920 -, la chiesa di San Pietro della Ienca è diventata il primo Santuario dedicato al Beato Giovanni Paolo II, con decreto dell’allora Arcivescovo dell’Aquila, Mons. Giuseppe Molinari. Ancor più il Santuario è diventato richiamo di visitatori e pellegrini dopo la canonizzazione di Giovanni Paolo II, avvenuta il 27 aprile 2014, con la dichiarazione di santità pronunciata in San Pietro da papa Francesco, alla presenza anche del papa emerito Benedetto XVI.
Orbene, abbiamo voluto richiamare queste tappe fondamentali per il Borgo e per la chiesa-Santuario, sulla cui valorizzazione ha operato e opera con assoluta dedizione l’Associazione San Pietro della Ienca, fondata e presieduta dall’infaticabile Pasquale Corriere – il più longevo amministratore civico del Comune dell’Aquila -, il quale ha il riconosciuto merito d’aver apprestato ogni sforzo per promuovere la bellezza e la spiritualità di San Pietro della Ienca, come per tessere le relazioni con le Istituzioni e le pubbliche amministrazioni al fine di dotare il luogo dei necessari servizi per visitatori e pellegrini, nel rispetto dei vincoli architettonici e ambientali a presidio dello splendido borgo. C’è da dire che l’attenzione del Vaticano verso la chiesetta-Santuario è stata sempre molto alta, attraverso una figura significativa, quale quella di Stanisław Dziwisz, dapprima Segretario di Papa Wojtyla, poi Cardinale Arcivescovo di Cracovia, fino all’attualità, e di altri importanti presuli italiani e stranieri. Ma è pure assai alta l’attenzione che l’Arcidiocesi dell’Aquila vi ha riservato e vi riserva, dapprima con l’Arcivescovo Giuseppe Molinari ed ora con il Cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi.
C’è ora da aggiungere che l’Associazione “San Pietro della Ienca” da oltre 20 anni promuove ed organizza un apprezzabile ventaglio di iniziative culturali e artistiche con lo scopo di valorizzare il Borgo e di consentire al crescente afflusso di visitatori d’apprezzare nel corso della stagione estiva un interessante programma di eventi che ben si confanno alla singolarità e alla spiritualità del luogo, siano essi letterari, musicali, artistici. Com’anche nella cura della Memoria. Di queste interessanti attività, programmate dal 18 giugno al 22 ottobre 2023, si vuole qui di seguito fare cenno.
L’intenso programma prenderà il via domenica 18 giugno, con IL GIARDINO LETTERARIO, X Edizione, rassegna culturale di incontri con scrittori, storici, giornalisti, studiosi, teologi, artisti. L’evento inaugurale sarà aperto con la presentazione del volume “Il mondo che va” di Goffredo Palmerini (One Group Edizioni, L’Aquila, 2022). Davvero un onore, per chi scrive, un privilegio aprire la X edizione del Giardino Letterario. Gli altri ospiti della Rassegna 2023 saranno: 25 giugno Francesco Fagnani, scrittore e storico; 2 luglio Susanna Tamaro, scrittrice e regista; 9 luglio Rodolfo De Laurentis, saggista e politico; 16 luglio Gianfranco Giustizieri, scrittore e critico letterario; 22 luglio Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale Emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano, che terrà la testimonianza “Giovanni Paolo II, il Papa che ha cambiato la storia nel cuore del mondo”; 30 luglio Patrizia Cotticelli, scrittrice, consulente familiare e coniugale; 13 agosto Giovanni Di Luca, teologo e scrittore; 20 agosto Michele Antonelli, consulente internazionale e scrittore; 27 agosto Gianluigi Mariano Miglioli, Generale di Corpo d’Armata della GdF e scrittore; 3 settembre Teatro dei 99 e Gli Amici della Transumanza con il testo di Franco Marulli “La notte delle stelle”.
Nelle precedenti edizioni della Rassegna culturale sono stati ospiti, tra gli altri, le scrittrici Susanna Tamaro, Donatella Di Pietrantonio e Mariolina Venezia, i giornalisti Gianni Letta, Fabio Zavattaro, Saverio Gaeta, Antonio Preziosi e Osvaldo Bevilacqua, i prelati Cardinale Giuseppe Petrocchi, il Vescovo Antonio Staglianò, Mons. Pawel Ptasznik, il fotografo Arturo Mari, il Generale dei Carabinieri Roberto Riccardi e il Vice Comandante dei Carabinieri Forestali Generale De Laurentis, l’alpinista Lino Zani, il naturalista Franco Tassi, Enzo Iacchetti, Daniele Fazio, i genitori di Marco Vannini, Valerio e Marina, con l’avvocato Celestino Gnazi. Dal 2019, nella giornata inaugurale della rassegna culturale “Il Giardino Letterario”, viene conferito il Riconoscimento omonimo a chi ha dedicato un lavoro letterario descrivendo il borgo di San Pietro della Ienca e il territorio del Gran Sasso d’Italia. Il riconoscimento consiste in un’opera artistica. Nelle edizioni 2019, 2020 e 2021 è stata realizzata dalla pittrice Mirella Di Raffaele. Per l’edizione 2022 l’opera pittorica è stata realizzata dalla pittrice Noemi Del Grande.
Nell’intera giornata del 6 agosto 2023 sarà celebrata la XXII Festa dedicata a San Giovanni Paolo II durante la quale verrà conferito il XXII PREMIO INTERNAZIONALE “LA STELE DELLA IENCA”. Un evento realizzato in collaborazione con il Comune dell’Aquila. La prima edizione della Festa risale al 2001. Negli anni si è ampiamente data dimostrazione di come i rilevanti valori storici, culturali, artistici ed ambientali di San Pietro della Ienca costituiscano uno straordinario patrimonio di civiltà e bellezza, capace di attrarre fasce assai cospicue di turisti e visitatori. Analogamente si è dimostrata valida l’idea che della chiesa e dell’adiacente piccolo borgo pastorale di San Pietro della Ienca facesse annualmente la sede giusta per celebrare una festa in onore di San Giovanni Paolo II, il papa che tanto ha amato il Gran Sasso ed i suoi luoghi più suggestivi. Peraltro una ricerca dell’Associazione San Pietro della Ienca è riuscita a documentare la prima presenza di un giovane Mons. Karol Wojtyla sul Gran Sasso, a Fonte Cerreto base della Funivia per Campo Imperatore, attraverso una foto del 1962. “L’intreccio tra ambiente, storia e arte – annota l’Associazione – fa di San Pietro della Ienca uno straordinario regno del fantastico, nel quale appare naturale immaginare qualcosa che, attivando proficue sinergie economico-culturali e pubblico-privato, abbia a dar luogo ad un’esperienza di alto profilo nel campo dei servizi pregiati al turismo.”
Il Premio Internazionale “La Stele della Ienca”, nelle passate edizioni, è stato attribuito a: Luigi Accattoli, vaticanista del Corriere della Sera (2001), Walter Mazzitti, presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (2002), agli Alpinisti Abruzzesi scalatori del Cho Oyu dell’Himalaya (2003), a Stanislaw Dziwisz, Cardinale Arcivescovo di Cracovia, già Segretario di S.S. Giovanni Paolo II (2005), ad Osvaldo Bevilacqua, giornalista RAI (2006), al Club Alpino Italiano – Sezione dell’Aquila (2007), al Corpo Forestale dello Stato (2008), alla Protezione Civile della Regione Sardegna (2009), al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (2010). L’edizione 2011, anno della Beatificazione, vide conferire il Premio “La Stele della Ienca” al Beato Giovanni Paolo II, in memoria ed in ricordo della Sua intensa attività pastorale in ogni luogo del mondo e per il Suo forte legame con l’Abruzzo, con L’Aquila e con il territorio del Gran Sasso d’Italia. Nel 2012 il premio è stato conferito alla Croce Rossa Italiana per l’impegno umanitario costante nel mondo e per l’enorme aiuto apportato alla popolazione abruzzese durante l’emergenza del terremoto 2009. Per l’anno 2013 l’Associazione decise di conferire il Premio al prof. Antonino Zichichi, in considerazione della straordinaria attività scientifica e culturale svolta dallo scienziato in ambito internazionale, del suo legame con L’Aquila e con il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, nonché per il rapporto di amicizia che lo legava a Papa Giovanni Paolo II.
Nel 2014 il Premio fu conferito all’Arma dei Carabinieri in occasione del secondo Centenario della fondazione. Nel 2015 la scelta del conferimento del Premio riguardò la “Comunità civile e religiosa della Città di Assisi”. Riconosciuto il grande legame che Papa Giovanni Paolo II ebbe sempre con i giovani, creando per loro gli straordinari appuntamenti delle Giornate Mondiali della Gioventù, e considerata la particolarità dello svolgimento dell’edizione 2016 proprio nella natia terra di Polonia, dove tra l’altro svolgeva il proprio ministero episcopale nella città di Cracovia il Card. Stanislaw Dziwisz, l’Associazione il 7 agosto 2016 conferì il Premio Internazionale “La Stele della Ienca” ai Giovani che avevano partecipato alla GMG di Cracovia, dedicato in particolare a Susanna Rufi, la giovane deceduta di meningite a Vienna durante il rientro in Italia dalla Polonia. Nel 2017 il Premio è stato conferito alla Fondazione Giovanni Falcone, ricorrendo il 25° anniversario dell’assassinio dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutte le vittime della mafia. Nel 2018 il Premio è stato conferito al Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Nel 2019, in occasione della triste ricorrenza del decennale del terremoto dell’Aquila, 6 aprile 2009, il Premio è stato conferito ai Familiari delle 309 Vittime. Nel 2020, anno Centenario della nascita di Karol Wojtyla, il Premio è stato conferito alla Casa Natale di Giovanni Paolo II, oggi Museo di Wadowice (Polonia) a Lui dedicato. Il Premio 2021 è stato conferito ai Medici, Infermieri e Personale Sanitario impegnati nell’emergenza Covid. Nel 2022 il Premio internazionale “La Stele della Ienca” è stato conferito al 9° Reggimento Alpini “L’Aquila” in occasione del 150° Anniversario del Corpo degli Alpini.
Il 6 agosto 2023 il Premio Internazionale “La Stele della Ienca” sarà conferito alla John Paul II Foundation. La Fondazione Giovanni Paolo II è stata istituita con decreto papale il 16 ottobre 1981. È un’organizzazione ecclesiastica, senza scopo di lucro, che mira a sostenere e attuare iniziative di natura educativa, scientifica, culturale, religiosa e caritativa legate al pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II. La sede ufficiale della Fondazione è situata in Vaticano. Gli obiettivi principali della Fondazione sono: conservazione e sviluppo del patrimonio spirituale di Giovanni Paolo II e della cultura cristiana; assistenza scolastica e borse di studio ai giovani provenienti dai paesi delle ex repubbliche dell’Unione Sovietica e dell’Europa orientale (non appartenenti all’Unione europea) che studiano presso l’Università Cattolica di Lublino e la Pontificia Università di Giovanni Paolo II a Cracovia; documentazione e studio del pontificato e diffusione dell’insegnamento di Giovanni Paolo II; prendersi cura dei pellegrini a Roma, in particolare dalla Polonia e dall’Europa dell’Est; Le attività della Fondazione comprendono, tra l’altro, borse di studio per giovani provenienti dai paesi delle ex repubbliche dell’Unione Sovietica e dell’Europa orientale non appartenenti all’Unione europea. Nel pomeriggio del 6 agosto, dopo la cerimonia di conferimento del Premio “La Stele della Ienca”, ci sarà un grande concerto diretto dal M° Marco Frisina, con la collaborazione del M° Carmine Gaudieri e del M° Vittorio Lucchese, rispettivamente direttori dell’Orchestra da Camera Aquilana e del Coro polifonico “L’Aquila in Canto”.
Nell’ambito delle Arti Figurative si colloca il IX CONCORSO DI PITTURA ESTEMPORANEA, in programma il 30 luglio 2023 a San Pietro della Ienca, in collaborazione con il Comune dell’Aquila. Il Concorso. Il tema del concorso artistico è “Tra Fede e Natura”, considerato che si svolge negli angoli nel borgo, dunque en plein air, a diretto contatto con un ambiente naturale permeato di spiritualità, per la venerazione che moltissimi visitatori portano verso il Santo Papa Giovanni Paolo II. Il 23 agosto, nell’ambito delle manifestazioni della Perdonanza, il primo Giubileo della Cristianità istituito nel 1294 da Papa Celestino V all’atto della sua incoronazione, sarà rinnovata l’annuale MARCIA DEL PERDONO E DELLA PACE. E’ un percorso di 21 chilometri che parte dal borgo di San Pietro della Ienca per giungere davanti la Basilica di Collemaggio. La manifestazione è realizzata in collaborazione con il Comune dell’Aquila, con il Club Alpino Italiano sezione dell’Aquila e con numerose Associazioni locali dei centri toccati lungo il tragitto.
La stagione 2023 delle manifestazioni organizzate dall’Associazione San Pietro della Ienca si concluderà il 22 ottobre con l’evento CONTRIBUTO STUDI “SAN GIOVANNI PAOLO II” a favore di un giovane studente. “C’è un proverbio polacco che dice: “Kto z kim przestaje, takim sie staje“. Vuol dire: Se vivi con i giovani, dovrai diventare anche tu giovane. Così ritorno ringiovanito. E saluto ancora una volta tutti voi, specialmente quelli che sono più indietro, in ombra, e non vedono niente. Ma se non hanno potuto vedere, certamente hanno potuto sentire questo “chiasso”. Questo “chiasso” ha colpito Roma e Roma non lo dimenticherà mai!” (XV Giornata Mondiale della Gioventù, veglia di Preghiera presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II. Tor Vergata, sabato 19 agosto 2000). In occasione della ricorrenza liturgica di San Giovanni Paolo II, il Papa dei Giovani, per il decimo anno verrà conferito un contributo studi a favore di un giovane bisognoso di aiuto, studente o studentessa. Concludendo, si segnala che nel Borgo di San Pietro della Ienca è aperto un piccolo Museo/Centro di documentazione “La Casa per Karol”. L’Associazione ha realizzato un primo nucleo del Centro di documentazione dove sono esposte varie opere artistiche dedicate al Santo Padre, una libreria di testi letterari scritti da e per Giovanni Paolo II ed alcuni oggetti a Lui appartenuti, tra cui un soprabito, dono del Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia e già Segretario di Papa Giovanni Paolo II. Concludendo, a San Pietro della Ienca si respira salubrità e spiritualità, si contempla la bellezza del Creato, si vive in serenità e armonia il tempo che ciascuno vuole dedicare a se stesso nell’intimità della meditazione, si cura la salute del corpo e dello spirito nelle ascensioni dei monti della catena del Gran Sasso d’Italia, si gode la meraviglia della natura nelle escursioni dentro la frescura dei boschi circostanti, infine si apprezzano gli stimoli culturali delle numerose iniziative letterarie, artistiche e musicali che l’Associazione San Pietro della Ienca mette gratuitamente a disposizione dei visitatori del Borgo. Enjoy!
- giornalista e scrittore