Sulmona, 9 maggio- “Ad un aumento della spesa sanitaria non corrisponde un innalzamento della qualità dei servizi, anzi, le problematiche che attanagliano la Asl aquilana sembrano peggiorare. Liste d’attesa, mobilità passiva e carenza di personale non fanno altro che aumentare l’insoddisfazione dell’utenza e dei dipendenti dell’azienda sanitaria”. Lo affermano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il responsabile Sanità Gianfranco Giorgi e il componente di segreteria provinciale Claudio Incorvati in riferimento ai conti della sanità abruzzese che vedono un buco di 122 milioni, con il triste primato della Asl aquilana che registra una perdita di 46 milioni, la maggiore in bilancio tra le aziende sanitarie abruzzesi.
“Siamo molto preoccupati, perché questa voragine non ha colmato in realtà le gravi carenze della sanità aquilana, dove mancano periodicamente persino i presidi sanitari basilari, come le siringhe, i guanti, il cotone idrofilo ed alcuni tipi di farmaci. Un’anomalia che va chiarita dando spiegazioni agli utenti e ai lavoratori – proseguono – Chiediamo, quindi, un incontro alla dirigenza della Asl per vederci chiaro e per capire quali siano stati realmente gli investimenti che hanno portato a un tale deficit in bilancio. Si parla di investimenti sul reclutamento del personale, di carattere infrastrutturale e tecnologico, ma i risultati di questi investimenti sono davvero poco evidenti. All’orizzonte sembra palesarsi un futuro a tinte fosche e speriamo davvero di sbagliarci”.