Fresco di stampa la nuova iniziativa editoriale dello scrittore sulmonese che si distingue sempre per la sua sottile vena espressionistica accattivante sta già trovando grande attenzione e apprezzamento negli ambienti culturali. E non solo. Intanto siamo già a quota cinque
Sulmona, 19 giugno- Gabriele d’Annunzio è tornato, come pure i personaggi che lo hanno accompagnato nelle precedenti stagioni, che raccontano un’unica vicenda umana, i cui ingredienti essenziali si mescolano con quelli dei piatti descritti, che accompagnano la narrazione.
“Chi muove l’alfiere” si colloca cronologicamente dopo quattro altri titoli: “Il volo dell’asino”, “W L’amore alalà”, “Pernacchie ardite” e “Sherlock e Gabriele”; sono romanzi del genere storico/poliziesco in cui l’autore eccelle, per la minuziosa conoscenza di un periodo storico fondamentale per il Paese, che possono sempre vantare un’ambientazione nella città di Sulmona.
In questo caso la narrazione va, dalla crociera del ventennale (1932) di Balbo, al breve incredibile (eppur reale) regno (tre giorni) del Re di Lampedusa (King of Lampedusa) del 1943, che tanta irritazione di colon ebbe a provocare (era ebreo) ad … “Adolf Hitler dall’ignobile faccia offuscata sotto gli indelebili schizzi della tinta di calce e di colla ond’egli aveva zuppo il pennello, o la pennellessa, in cima alla canna, o alla pertica, divenutagli scettro di pagliaccio feroce non senza ciuffo prolungato alla radice del suo naso nazi” (definizione data da d’Annunzio, da chi sennò?).
Lo stile leggero ma ricercato è quello solito dell’autore, il sulmonese Paolo Carretta, ben noto agli amanti del genere, che pubblica i suoi romanzi per i tipi de Il Viandante/Chiaredizioni. ( https://www.edizioniilviandante.it/ )
Il titolo – L’alfiere è un pezzo del gioco degli scacchi che, a differenza del cavallo (vds. “La mossa del cavallo” di Andrea Camilleri), è incapace di mosse a sorpresa (e geniali), ma risulta piuttosto mobile, caratteristica non infrequente tra gli investigatori poco accomodanti. Il nostro viene “spostato” dal giocatore dove più gli fa comodo, da un lato all’altro della scacchiera (dello scacchiere bellico del secondo conflitto mondiale) in un biz; disturbava forse gli intrallazzi del potente di turno?
Donne – Qualcuno ha già conosciuto il mag. Ovidio Cioni della RGdF? Ha fatto carriera, non molta in verità, ma qualche amicizia importante può vantarla e pure una relazione (pericolosa) con dama altolocata; nel complicato mondo dei militari, della polizia e delle spie in cui si trova ad operare, si rivela essenziale, perché consegue un importante risultato, per niente scontato, … sopravvive.
… e motori, non possono mancare – … << ti accompagnerà con “Soffio di Satana” …>>.
<< … un nome maschile per un’automobile, proprio Lei, Comandante, dopo che l’ha imposta femmina persino ai vocabolari>>.
<<A frà! Sempre a rimbeccarmi stai, comunque te la passo. Beh, sappi, che l’intendo φαλλικός !>>. Col greco lo metteva alla prova.
<<Il Suo prolungamento phfallico? Alla soglia dell’ottantina è finalmente maturato, … la fase fallica segue quella anale …>>.
<<Chapeau! Esame superato, “cum laude”; non ti montare però la testa e diamoci una mossa!>> …