Home Politica Week end di raccolta di firme per un Salario Minimo anche in Italia 

Week end di raccolta di firme per un Salario Minimo anche in Italia 

Scritto da redazione

Sulmona, 12 luglio- L’Italia è tra i pochi Paesi europei a non avere un salario minimo legale, e dopo il tentativo di cancellazione, lo stop di due mesi e infine la snaturata Legge Delega fatta da questo Governo, insieme al Partito Democratico e ad Alleanza Verdi Sinistra, abbiamo depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre un salario minimo di 9 euro lordi l’ora e valorizzare la contrattazione collettiva “sana”, tracciando un confine chiaro tra lavoro e sfruttamento.

Nel 2023, in Italia il numero di poveri assoluti ha toccato il record di 5,7 milioni di persone e l’8,2% dei lavoratori dipendenti era in condizione di totale indigenza, ben 4 giovani su 10 guadagnano meno di 9 euro lorde l’ora.

“In questo Week End, spiega Attilio D’Andrea Coordinatore Movimento 5 Stelle della Provincia dell’Aquila, nella Provincia dell’Aquila e precisamente oggi  venerdì 12 Luglio a l’Aquila presso “i quattro cantoni” dalle ore 10 alle ore 18 dove sarà presente anche la Consigliera Regionale Erika Alessandrini, sabato 13  a Sulmona presso la sede in Corso Ovidio 124 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e domenica 14 ad Avezzano in Piazza risorgimento dalle 17 alle 20 il Movimento 5 Stelle con i suoi Gruppi Territoriali sarà impegnato nella raccolta delle firme e disponibile a dare tutte le delucidazioni del caso ad ogni cittadino che ha a cuore il riconoscimento di questo sacrosanto diritto.

Queste le prime date di una raccolta di firme che continuerà in altre città fino al mese di settembre  

Sono necessarie 50 mila firme perché il Parlamento sia tenuto a discutere la Proposta di Legge, ma siamo certi che le sottoscrizioni saranno molte di più. C’è la possibilità di firmare anche collegandosi al sito https://firme.salariominimosuito.it. E’ l’occasione di far sentire la propria voce per dare dignità ad ogni lavoratore, vi spettiamo numerosi”

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