Il Vescovo Michele Fusco incarica Don Zaccaria Hakizimana.Breve intervista a Mons- Fusco-
Rivisondoli, 9 novembre- La visita pastorale nella comunità di Rivisondoli è iniziata domenica scorsa, a questa occasione di incontro e confronto, Sua Eccellenza il Vescovo della Diocesi Sulmona Valva, Michele Fusco, ha deciso di coniugare l’incarico al nuovo parroco. Sarà Padre Zaccaria Hakizimana a guidare la comunità religiosa di Rivisondoli, a coadiuvarlo Padre Celestin Ndikundavyi e il religioso Thierry Nduwimana.
Il Vescovo Michele Fusco ha voluto introdurre all’inizio della funzione religiosa parole di riconoscenza per l’accoglienza che la comunità e Don Zaccaria gli hanno indirizzato. Con soddisfazione ha annunciato i lavori che stanno interessando la casa canonica, un luogo fisico che torna a nuova vita, designato per ospitare la comunità di religiosi a cui, sono affidati gli abitanti di Rivisondoli e i turisti che la frequentano con affetto. Durante l’annuncio di Sua Eccellenza il volto di Don Zaccaria e dei suoi collaboratori lasciava intravedere commozione e gioia.
La parola liturgica del giorno fissava concetti di amore per il Signore, di forza e di continuità della presenza di Dio. Da ciò è partita, l’equilibrata e profonda omelia che, il celebrante ha voluto condividere con l’attenta e rincuorata platea di fedeli. Il Signore è eterno, eterno è il bene per i suoi figli, tutto va contraccambiato con preghiera, pratica religiosa, osservanza dei comandamenti e sacrifico. Tutto questo è meraviglioso, è bello, è necessario, ma non basta. Così facendo si è compiuto solo per metà l’adempimento del vero cristiano. Il Vescovo ricorda che è necessario l’amore per il prossimo. Il nucleo di ogni cristiano è tale se, possiede la capacità di mescere l’amore per il signore con l’amore per il fratello. Non bastano le parole, occorre la forza del gesto, dell’azione, utilmente si rammenta ai presenti l’importanza delle opere per San Giacomo.
Cristallino, Sua Eccellenza, quando calorosamente spiega che, il prossimo è chiunque, risiede nella prima persona che si incontra al mattino e in tutte quelle in cui la vita porta ad imbattersi fino a trada notte. Tutto ciò che si vive e in cui si vive va coniugato all’amore. Compiere buone azioni legate al volontariato, al soccorso, all’aiuto, se si tralascia la preghiera, se ci si allontana dal Signore è missione incompiuta, incompleta. Tutto risiede concretamente in un agire congiunto e combinato in maniera equa. “Amerai il Signore tuo Dio e il prossimo tuo”, la coniugazione della parola amare è al futuro; pertanto, evoca un tempo senza limiti e senza scadenza, inizia e non finisce, porta al per sempre.
L’ attenzione dei presenti resta costante, spesso i capi si chinano, in senso di approvazione, alla sana e curativa, parola di Sua Eccellenza. Alcuni volti affiancano ad essa sorrisi, ed è in quell’istante che, il religioso ricorda che si è chiamati a perdonare sempre, perché Gesù chiede ininterrottamente molto. D’altronde dal giorno del battesimo si è già nel regno di Dio. Non mancano riferimenti a Papa Francesco: “Il cristiano in queste congiunture di cambiamenti societari deve radicarsi nel vangelo”.
A fare da cornice a questa giornata, improntata ad un nuovo inizio, ad un cammino orientato all’insieme e declinato alla parola amore, un cielo limpido, muto e accondiscendente. Le giornate a seguire sono state per il Vescovo Michele Fuscooccasione per far visita agli anziani rivisondolesi, ai malati, ai defunti. Ha incontrato, fra gli altri, il sindaco di Rivisondoli Giancarlo Iarussi. Quest’ultimo raggiunto telefonicamente si dice grato e gioioso per questa visita pastorale. Definisce, queste giornate, momenti di grazia e comunione per tutta Rivisondoli. Si manifesta lieto a Sua Eccellenza per essersi recato, nella comunità, per voler accompagnare il percorso di Don Zaccaria. Il nuovo parroco, continua il sindaco, evidenzia entusiasmo ed autentico spirito di servizio verso chi è in difficolta. È un moneto di rinascita spirituale che contempla impegno, solidarietà ed accoglienza, tutto avviene in una comunità che ha profonda storia e sentite tradizioni, tutto questo non avrà a perdersi, grazie alla vicinanza a Rivisondoli del Vescovo e alla presenza di Don Zaccaria.
In queste giornate pastorali, nel cuore di tutti ha trovato un posto caldo, la figura di Don Cristian di Sanza, di recente nominato direttore dell’ufficio diocesano delle comunicazioni sociali. Il giovane parroco, di origini roccolane, affianca, sovente, Monsignor Fusco e lo fa con grazia, sensibilità, partecipazione e attenzione per tutti e per ogni episodio. Preziosa e rincuorante presenza.
Ad affiancare e a guidare padre Zaccaria e i suoi collaboratori, nei mesi scorsi, Don Domenico Franceschelli. Don Domenico, parroco di Castel di Sangro, noto e apprezzato in tutto il comprensorio per la sua disponibilità, per la sua spontaneità e per il suo essere costantemente a guidare e ad affiancare i giovani nelle scuole, si dice felice di questo nuovo inizio.
L’ultimo giorno della visita pastorale si è concluso con una celebrazione presieduta dal Vescovo Fusco, affiancato da Don Zaccaria, da Don Domenico Franceschelli, da Don Cristian di Sanza e dai collaboratori del nuovo parroco diRivisondoli.
Bello e non scontato il momento dei saluti dinnanzi ad un dolcetto e una buona cioccolata calda. Prima del congedo definitivo, da questa visita pastorale, porgiamo alcune domande a sua Eccellenza Michele Fusco.
A cosa pensa sia necessario lavorare e impegnarci, ulteriormente, per il bene di questa comunità? Più precisamente cosa devono fare i religiosi e cosa le guide religiose?
- Certamente siamo dinnanzi ad una comunità che, possiede lo stile dell’accoglienza, perché educata a ciò dal turismo, questa è una dimensione a noi prossima, il vangelo testimonia che Gesù ha sempre accolto tutti. Dobbiamo essere tutti pronti a questo, ad accogliere, ad acclamare chi viene da altri luoghi, da altre comunità, da altre religioni. Questa comunità ha bisogno di migliorarsi riprendendo il cammino, di ritrovarsi intorno a Gesù ed intorno ai sacerdoti, di rileggere nuovamente la parola del Signore.
Sorprendente, sull’altare, durante le celebrazioni di questi giorni, la massiccia presenza di bambini. Tutto questo può far pensare ad un percorso più partecipato, più grintoso?
- I bambini sono la speranza di una comunità. I giovani hanno il potere di coinvolgere tutta la famiglia in un cammino di fede, la comunità di religiosi che abbiamo voluto si insediasse a Rivisondoli è finalizzata, anche, ad un più sostanziale apporto e supporto all’intera comunità.
In questi giorni Lei è entrato in molte abitazioni di Rivisondoli, hai incontrato tanti anziani, la visita del Vescovo inorgoglisce e fortifica la fede, dalla Sua ultima omelia è emerso che lei stesso è rimasto colpito da una preghiera bellissima che, la signora Olinda, recita alla sera. La fede è punto di congiunzione e crea occasioni di dialogo nuove e originali?
- Certamente sì. Gli anziani detengono un patrimonio importante di esperienza e di fede, si confida nella loro capacità di trasmettere tutto ciò ai propri nipoti e alle nuove generazioni. Questo garantisce continuità e non permette a nulla di smarrirsi.
La visita pastorale del Vescovo Michele Fusco, accompagnato da Don Cristian di Sanza, prosegue, varca altre comunità, benedice altri volti e incide altri cuori. Rivisondoli, nel frattempo, elabora quanto appreso, quanto ricevuto, quanto donato e si stringe intorno alla persona disponibile e attenta di Don Zaccaria e alle nuove guide. Fra un po’ tutti verranno accolti, fra le mura della casa canonica e diffonderanno la loro preghiera e le loro buone azioni, fra la gente del paese del Presepe Vivente.
Il Santo Natale è prossimo e Rivisondoli si predispone ad onoralo e a viverlo con Don Zaccaria.
Cesira Donatelli