“Necessario un approccio sovracomunale per valorizzare le aree montane e i Comuni insieme ”
Sulmona,13 novembre- Il Presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, su urbanistica e incentivi ai Comuni per i nuovi piani, è chiarissimo e ribadisce la necessità di un approccio condiviso e integrato nella pianificazione urbanistica, volto a sostenere i comuni delle aree montane. Piccoli e grandi insieme. Berardinetti sottolinea che la scelta di finanziare singoli comuni, piuttosto che incentivare la pianificazione associata tra più enti, rappresenta un passo indietro che rischia di isolare ulteriormente le realtà locali.
“La Regione, anziché promuovere una visione unitaria e integrata, incentiva una logica campanilistica, spingendo ogni comune a lavorare singolarmente sui propri strumenti urbanistici. Questo approccio rischia di riportare indietro il sistema di pianificazione agli anni ’80, quando il territorio veniva frammentato e non si considerava la possibilità di sinergie tra enti locali”, afferma Berardinetti.
Secondo il presidente dell’Uncem, le sfide attuali della pianificazione, come la tutela del territorio, la riduzione del consumo di suolo e il contrasto allo spopolamento, richiedono soluzioni collettive e coordinate, soprattutto nelle aree a bassa densità abitativa. “Oggi più che mai, è fondamentale che i comuni delle aree montane si uniscano per affrontare queste sfide, redigendo piani urbanistici sovracomunali. Uncem crede nei Comuni insieme, nel NOI. Con uffici condivisi e capaci di dialogo. I bandi regionali, come devono fare tutte le Regioni, sostengano questo approccio sovracomunale. Solo così possiamo garantire una pianificazione efficace e sostenibile, affrontando seriamente insieme le crisi demografica e climatica,” aggiunge Berardinetti.
L’Uncem richiama quindi l’attenzione della Regione sull’importanza di destinare risorse per incoraggiare forme di pianificazione sovracomunale. “L’incentivo alla pianificazione associata non solo ottimizza le risorse, ma crea un sistema territoriale coeso e capace di rispondere alle sfide moderne. Spero che la Regione- concòlude- riconsideri la propria posizione e dia priorità alla collaborazione tra comuni, per il bene del nostro territorio e delle nostre comunità. Non si possono promuovere campagne contro lo spopolamento e poi si tagliano fuori i Comuni al di sotto dei 1.500 abitanti che, ricordiamo, sono circa 150 su un totale di 305”