Ed ora ?

Scritto da redazione

Sulmona,2 gennaio- All’alba del nuovo anno ( il  quindicesimo per il nostro giornale) la città si è svegliata senza un’Amministrazione Comunale e in una condizione   di grande debolezza politica e istituzionale che non ci pare di ricordare da tantissimi anni.

Già perché l’attualità di alcune emergenze che sono state invocate ripetutamente negli  ultimi mesi dalla storia complicata della Marelli, ai problemi della sanità,dei trasporti, dell’occupazione, a quelli sociali non consente piu’ di perdere tempo e nascondersi dietro polemiche sterili e senza senso

Senza dimenticare che il problema delle nuove povertà in questo territorio nel corso dell’anno appena concluso è diventata una emergenza che va affrontata subito Presto usciranno le risultanze di uno studio che è stato preparato ma da alcune indiscrezioni che abbiamo ricevuto c’è davvero da rabbrividire

L’Amministrazione comunale non c’è piu’ e ci vorranno diversi mesi prima che  possa ricomporsi  un’Assemblea  efficiente, competente, affidata a uomini e donne soprattutto coerenti e  leali verso la città. 

Non vogliamo piu’ asssitere a quello spettacolo indecoroso  di quanti in questi anni hanno  cambiato ,spesso, partito e addirittura coalizione con grande disinvoltura e mai distinguendosi per un idea utile, una proposta capace di unire le diverse formazioni per cogliere un obiettivo utile per Sulmona.

Una fotografia questa che non piace alla gente a giudicare dai commenti e giudizi che si sono susseguiti in queste ore anche perché la città ha sempre potuto contare su un’Assemblea di prestigio che voleva bene a Sulmona.

Quello che è successo nell’ultima seduta  del Consiglio comunale di fine anno quando ben nove consiglieri di minoranza pur in presenza di tanti problemi ed emergenze per al città, si sono  dimessi e darsi poi  alla fuga mettendo in  ginocchio il sindaco Di Piero è un episodio di gravità estrema che peserà molto nella politica dei prossimi anni.

 Ed ora ci si chiede: a chi puo’ giovare una condizione simile  con gente che lavora contro la propria città con tante famiglie che non hanno piu’ certezze sul proprio futuro ?

Intanto mentre a Sulmona  alcuni consiglieri comunali calpestavano il valore delle Istituzioni in Consiglio regionale si lavorava fino a tarda notte per approvare la legge di stabilità 

All’interno della quale sono contenute scelte e proposte importanti per diversi settori e realtà territoriali  abruzzesi.

 Nessun Consigliere comunale  di Sulmona  si è posto il problema cosa avesse riservato la Regione ( quella che ha assicurato  anni addietro risorse importanti per portare il Napoli calcio in vacanza a Castel di Sangro) a questo territorio. Per l’anno appena iniziato compare una sola voce per pochissime disponibilità riguardante la vicenda di Palazzo Portoghesi sede dell’Agenzia Regionale di promozione  culturale, chiusa da sette anni in Piazza Venezuela e trasferita in una zona inaccessibile a molti, scomoda e soprattutto poco utile, per l’intera comunità. 

In sette anni oltre a fiumi di chiacchiere inutili non si è ancora vista una soluzione concreta anche se nell’ultima seduta del Consiglio regionale di qualche giorno fa  in occasione del varo  della legge di stabilità l’Assemblea ha approvato all’unanimità  dei presenti  un contributo per gli oneri relativi alla progettazione di Palazzo Portoghesi di Sulmona per  100.000 euro. 

Non è molto ma è un segnale importante perché votato all’unanimità( maggioranza e opposzione)  anche se non capiamo  se l’oggetto del provvedimento è corretto perché parlare oggi di progettazione di Palazzo Portoghesi ancora  significa poco o nulla, e riesce difficile capire i tempi della riapertura del complesso .Senza  dimenticare che  secondo  molti professionisti sulmonesi  la chiusura della struttura aveva del clamoroso perché esistevano condizioni diverse per far funzionare la struttura e non provare alla città un servizio di grande utilità.

Nonostante i proclami della politica che prometteva un ritorno a casa del Centro Servizi Culturali in tempi celeri. Su tutti l’assessore Guido Liris, che nel 2019 rassicurò la comunità, sostenendo che presto tutti sarebbero tornati a Palazzo Portoghesi per leggere i libri e studiare in pace.  Una promessa non mantenuta  perché tre anni dopo ( 2022)  a difendere lobiettivo fu  la Consigliera Marianna Scoccia in polemica con Liris  perché a distanza di tanto tempo quelle promesse e quelle assciurazioni non mantenute si “ son rivelate un vero bluff”

Eppure l’aspetto di questa vicenda che ci ha colpito maggiormente non sono stati  quelli  tecnici e finanziari della vicenda ma la battaglia che hanno condotto un gruppo di giovani studenti universitari della città e del territorio che  prima e dopo l’estate hanno portato avanti una campagna di sensibilizzazione nei confronti  del Consiglio regionale.

 Chi non ricorda la presenza a Sulmona  di quei Consiglieri regionali (Paolucci, Pietrucci, Alessandrini) invitati  a prendere coscienza del problema? Chi non ricorda l’Assemblea pubblica che si tenne dinanzi ai Cancelli chiusi dell’Agenzia di Promozione culturale   con l’intervento di alcuni consiglieri regionali i giovani del movimento studentesco che si è battuto tanto finora per  contribure a centrare l’obiettivo della riapaertura al piu’ presto e un solo consigliere comunale (D’Aloisio) ?

E così mentre i problemi della città si vanno accumulando alcuni fenomeni  di casa nostra hanno ritenuto bene di “ sfasciare” tutto delegando ad altri, cioè al Commissario Prefettizio, il compito di fare poco o nulla in una fase così delicata. 

Al povero cronista,che non si alimenta di confessioni e dichiarazioni costruite ad arte, riesce davvero difficile scoprire la ragione o l’obiettivo futuro  di questo disegno 

Di certo non fare nulla, saltare da un banco all’altro,  e poi fuggire nei momenti piu’ delicati lasciando la città ed i suoi abitanti in ginocchio  sicuramente dal mese di maggio non sarà piu’ possibile. Scommettiamo ?

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