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C’era una volta una città a cui la politica voleva bene

Scritto da redazione

Sulmona,10 gennaio– Sono già trascorsi  dieci giorni  dall’apertura della crisi a Palazzo San Francesco e la città, soprattutto in questi giorni ancora  di festa, ha iniziato a prendere coscienza della gravità della situazione che  si è determinata.  Nessuno finora fra gli attori e operatori della politica cittadina è stato capace di dare una spiegazione credibile sull’accaduto e sulla utilità di questo sfascio che Sulmona ha subito. Brutto segnale.

In altri tempi quando la politica aveva un profilo alto e dignitoso le minoraze spiegavano le ragioni di questo comportamento , rendicontavano alla città l’utilità del lavoro portato avanti in questi anni, le iniziative promosse o le proposte presentate.

 E magari si sforzava di  raccontare  anche il lavoro che i propri compari di coalizione,in questo caso il centrodestra, in Regione o al Governo hanno avviato e realizzato per aiutare la nostra  città.

 Dall’altra parte lo stesso dovere appartiene al centro sinistra sgambettato e fermato mentre stava realizzando uno sforzo molto apprezzabile. Dalla riapertuta del Liceo Classico chiuso dai giorni del terremoto del 2009 alla vertenza Marelli dove il Comune ha svolto un lavoro apprezzabile nei confronti della Regione e del Governo centrale. Anche il lavoro di coesione territoriale per coinvolgere sempre piu’ attivamente i paesi del circondario ha conosciuto finora momenti interessanti. Certamente ci sono ancora tante cose da sviluppare o perfezionare.

 La riapertua dell’Istituto De Nino chiuso ormai da molti anni attende di poter rientrare in funzione  L’Amministrazione provinciale, a guida centrodrestra, finora non ha brillato ma  negli ambienti di Palazzo San Francesco settimane addietro circolava la convinzione che presto si sarebbe arrivati al traguardo. Forse. 

Ma non è tutto. La vicenda di Palazzo Portoghesi ha dimostrato ancora una volta che dopo sette anni la Regione non è stata capace di restituire alla città una struttura prestigiosa attorno alla quale il “ Comitato Biblioteca” degli studenti universitari ha portato avanti con convinzione dando alla politica cittadina e regionale una lezione di cui si è parlato molto. Poi la vicenda dell’emendamento di appena centomila euro approvato all’unanimità la dice lunga sull’attenzione che viene riservata ai problemi della città di Ovidio

Per Sulmona si aprono giorni difficili   in questa fase così delicata perché le emergenze che attendono  risposte immediate rischiano di appesantirsi. 

Nelle ultime ore  la Uil ha espresso tanta preoccupazione perché con la crisi al Comune di Sulmona “ si interrompe un percorso istituzionale avviato nell’aula consiliare che aveva visto proprio il Comune di Sulmona come ente promotore. Non possiamo che essere dispiaciuti- spiega il sindacato- mentre aumentano le preoccupazioni dei 460 lavoratori della Marelli”. 

Nel settore dei traspoorti problemi sono aumentati perfino contariamente ai facili entusiasmi di certi politici che non conoscono il territorio. Oltre alle difficolta nei collegamenti tra Sulmona e Roma in questi giorni abbiamo registrato i malumori dei pochi passeggeri della Pescara-Sulmona nonostante le tante  risorse  investite per la nuova stazioncina di Sulmona per facilitare i collegamento con l’Aquila

La città in questi giorni avverte tutto il peso di una situazione così delicata  e con la franchezza di sempre dobbiamo ammettere che finora non abbiamo capito, come tutti i sulmonesi, le ragioni di questa assurda decisione che hanno privato Sulmona  di un riferimento istituzionale preciso, com’è appunto l’Assemblea civica. 

Un capriccio organizzato in un  momento sbagliato in una città che invece , proprio di questi tempi,ha bisogno di tanta coesione e solidarietà per fronteggiare le emergenze del momento.

 A noi non interessano le ragioni di questa decisione, non interessa nemmeno se l’operazione sia nata all’improvviso oppure organizzata a tavolino dai grossi manovratori e pasticcioni della politica locale incuranti dei danni prodotti con questa  decisione

  Tutti sognano di conquistare Palazzo San Francesco e magari di fare carriera con l’ascensore della politica dimenticando invece che la politica è prima di ogni cosa un servizio alla propria comunità , arricchito da una preparazione culturale adeguata, esperienza, moralità, competenza e poi tanta  coerenza

La città merita una nuova classe dirigente capace di saper offrire le giuste risposte ai tanti problemi che si trova ad affrontare, ma ha bisogno  soprttutto di gente leale  capace di voler bene a Sulmona. Sarà possibile? Lo vedremo nei prossimi giorni perché finora abbiamo registrato tante chiacchiere a vuoto, esibizionismi smisurati per di apparire e niente piu’. Buona giornata a tutti

Asterix

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