Dopo la consegna delle lampade in Vaticano, la celebrazione di apertura a livello locale
Sulmona, 6 febbraio – Si è tenuta questa mattina, presso la Casa di Reclusione di Sulmona la consegna delle “Lampade della Speranza” ai cappellani d’Abruzzo e Molise, dando il via all’Anno Giubilare nelle carceri della Regione Ecclesiastica Abruzzo-Molise.
L’estensione dell’Anno Giubilare alle altre carceri, attraverso la consegna delle lampade, organizzato dalla Diocesi di Sulmona-Valva in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale per la Pastorale Carceraria, è un modo per portare questo messaggio di speranza e di rinnovamento in tutti gli istituti penitenziari, in linea con le indicazioni di Papa Francesco, che ha aperto una Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia.
Alla Santa Messa di apertura, presieduta da S.E. Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva, erano presenti Mons. Claudio Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e Presidente della CEAM (Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana), insieme a tutti i cappellani di Abruzzo e Molise. Durante la cerimonia, Mons. Fusco ha dichiarato:“L’apertura dell’Anno Giubilare nelle nostre carceri rappresenta un segno tangibile dell’amore e della misericordia di Dio verso tutti i suoi figli, anche coloro che si trovano in una situazione di privazione della libertà.
Le “Lampade della Speranza”, protagoniste di questo Giubileo carcerario, sono giare in ceramica realizzate dai detenuti della casa circondariale di Salerno, recanti il simbolo del Giubileo 2025. Queste lampade sono state benedette il 9 gennaio scorso durante una speciale celebrazione nella Basilica Vaticana, presieduta dall’Arciprete cardinale Mauro Gambetti, e consegnate ai delegati regionali dei cappellani, presenti in 15. Ogni regione, in questi giorni, sta celebrato l’apertura del Giubileo delle carceri a livello locale, con la lampada come protagonista, pronta a portare la sua luce in ogni istituto.
La cerimonia di consegna della lampada è avvenuta alle ore 10:30 presso la Casa di Reclusione di Sulmona dove padre Lorenzo Marcucci è Cappellano ed è stato delegato per il coordinamento e l’organizzazione regionale della cerimonia. La lampada principale rimarrà a Sulmona, mentre gli altri cappellani di Abruzzo e Molise accenderanno da essa un cero che porteranno, simbolicamente, in ogni Casa di reclusione della regione.
“Come ci ricorda Papa Francesco, la speranza non deve mai spegnersi, neanche nelle circostanze più difficili” – ha proseguito Mons. Fusco – “Questa lampada, simbolo del Giubileo, vuole essere una luce che illumina il cammino di quanti sono chiamati a scontare una pena, ma anche un richiamo alla responsabilità della società intera nel promuovere la reintegrazione e il perdono. Ringrazio l’Ispettorato Nazionale per la Pastorale Carceraria per la collaborazione, la Casa di Reclusione di Sulmona e tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione di questo significativo evento, in particolare Padre Lorenzo Marcucci per il suo prezioso lavoro”.