Il ruolo delle donne elette assicuri la parità nel governo locale.
di Sergio Venditti *

Sulmona,16 marzo– Il ruolo delle donne elette assicuri la parità nel governo locale. Il dibattito elettorale entra nel vivo nella “Città di Ovidio”, evidenziando sia le potenzialità che i limiti delle diverse aggregazioni, che poi non hanno molte varianti: Centro- Destra, Centro Sinistra o Liste Civiche.
Comunque al di là dei protagonismi individuali si aspettano i vari programmi per capire in che cosa differiscano tra loro, con il rischio che in realtà l’attenzione resti solo sulla composizione e numero delle liste con il loro peso, per arrivare al ballottaggio e magari puntando a fare “l’ago della bilancia”, tra i due poli.
Come si è già evidenziato, il primo ed il secondo turno ha dinamiche del tutto diverse, registrando a quel punto che nessuna aggregazione elettorale ha avuto la maggioranza assoluta dei votanti e pertanto si affronteranno per la vittoria
finale comunque due minoranze
Per questo il Sindaco/a vincente, con i suoi consiglieri eletti dovrebbe subito operare con spirito costruttivo e di mediazione, rispondendo in primis ai tre requisiti essenziali: Il Rigore Amministrativo è obbligato e quello nei comportamenti inclusivi auspicato, ancor più in una fase politica e economica molto complessa, che già chiede a tutti i comuni italiani tagli alle spese, che devono essere però equi e selettivi , con una vera “rivoluzione copernicana”, verso una gestione più efficiente e manageriale, rispettando le priorità assunte con la società civile ,specie verso i soggetti più fragili e vulnerabili.
La Resilienza rappresenta cosi il compendio, con la sostenibilità ed il pragmatismo delle scelte del governo locale, che si possono rafforzare con il sostegno dell’Esecutivo regionale e nazionale, o restare isolato, con azioni più deboli, di sola ” ordinaria amministrazione”. Per questo il terzo elemento della Responsabilità, specie nel permanere di condizioni così emergenziali per il territorio peligno, può fare la differenza: In sostanza spingere per trovare maggiori convergenze sui punti primari, per rafforzare le politiche di crescita e di sviluppo socio-economico della Città. In tal modo dimostrando una maggiore maturità della classe politica, senza annullare le differenze e le peculiarità, dei partiti e delle loro componenti, ma superando un’eterna campagna elettorale per il consenso del “particulare”, spesso a carattere personale. In questo quadro, che comunque resta difficile, il ruolo delle donne elette può essere importante: Un profilo di maggiore dialogo e condivisione sulle tante emergenze aperte nel territorio, eviterebbe di accentuare i personalismi ed il solo richiamo agli interessi di partito.
Quelli dei diversi raggruppamenti, che nella recente elezione regionale hanno delineato un quadro irripetibile, con ben tre Consigliere elette, tutte di Centro-Destra, accanto ad autorevoli Sindache come quella di Pratola Peligna.

Ora indubbiamente a loro spetta un ruolo di maggiore responsabilità ed autonomia, ricercando utili convergenze e capacità di governo avanzate, facendone le sintesi più virtuose. Queste saranno decisive, senza alibi di sorta, per scongiurare le divisioni, che non avranno alcuna giustificazione, se non di facciata o peggio ancora di conclamata loro debolezza. Ed allora l’auspicio è quello di un sano e civile confronto costruttivo, nell’interesse generale di una “Città Antica”, senza alimentare sterili polemiche tra i vecchi leader e gli aspiranti tali, per tornare a farla splendere, ritrovando la strada della crescita, con l’acume e la tenacia tipica delle genti d’Abruzzo.
Nel suo libro “Viaggio in Italia”, il giornalista e scrittore Guido Piovene, parlava ammirato della “Città di Ovidio”, (che gli ha intitolato una strada), scoprendone i: “Segni d’una nuova coscienza regionale, necessaria all’Abruzzo, per superare una tendenza centrifuga che l’ha svuotato e impoverito… Sulmona non è capoluogo, ma in nessuna città maggiore è venuto verso di me con tanta forza un Abruzzo di fondo… Sulmona è un condensato d’arte e di costume abruzzesi, stupisce che non sia compresa in ogni itinerario italiano”.
Una mirabile sintesi culturale e politica, con la “P maiuscola”, che resta di piena attualità, con i temi identitari dei vari comprensori della grande provincia aquilana, che devono avere degna rappresentanza, con ruoli decentrati dei servizi essenziali come la giustizia, la cultura ed il turismo, che vanno amministrati dove sono presenti i propri cittadini.
Ed i turisti da accogliere, per farli tornare e magari investire, specie tra le sue tante comunità sparse nel mondo, che li sono diventate “leader” in tanti campi, dall’Australia al Canada. Qui l’On. Maurizio Bevilacqua, allora Sindaco di Vaughan, nell’Ontario, finanziò il restauro della statua del grande poeta latino, che tendeva sì all’eternità, ma era consapevole della caducità della vita, in cui tutti passano e pochi ne lasciano traccia indelebile
“NOS QUOQUE FLORUIMUS, SED FLOS ERAT ILLE CADUCUS“. (Anche noi fiorimmo un gionro ma quel fiore era destinato ad appassire!– Ovidio)
*giornalista