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Aree idonee per installazione impianti da fonti rinnovabili dopo nuova legge regionale

Scritto da redazione

Il focus del ‘Patto per l’Abruzzo’ sulla legge approvata in Consiglio regionale

Pescara Palazzo Consiglio regionale

 Pescara,17 marzo- L’Abruzzo oggi ha una normativa per l’installazione di impianti da fonti di energia rinnovabile. Per fare il punto sul raggiungimento dei futuri target di nuova potenza entro il 2030 e sulle salvaguardie per le zone di pregio, contenute all’interno della legge 45/2024, i Consiglieri regionali del ‘Patto per l’Abruzzo’, questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa a Pescara.  “Come opposizione– hanno sottolineato – abbiamo affrontato i lavori per la stesura della Legge regionale con l’obiettivo di potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili e, contestualmente, salvaguardare le aree di pregio agricole e paesaggistiche del territorio. Obiettivi chiari e definiti, così come segnalati anche da un ascolto attento di amministratori locali e società civile, che riteniamo sempre indispensabile quando si scrive una Legge così importante.   Nell’ultimo Consiglio regionale l’articolato è stato migliorato dal lavoro dell’opposizione, ma la legge licenziata nel suo complesso non riflette le peculiarità di una regione che può vantare paesaggi di straordinaria bellezza, una quantità di aree protette, che la rendono la regione verde d’Europa e, non da ultimo, una struttura manifatturiera di prim’ordine.  Per questo ci siamo espressi con un voto di astensione, pur continuando a perseguire il potenziamento per la produzione di energie da fonti  rinnovabili. 

I nostri emendamenti–  hanno aggiunto  i Consiglieri di opposizione – hanno portato nella legge anche le osservazioni di associazioni di categoria,  portatori di interesse, sindaci della Valle Subequana, del Fucino, del vastese e del triangolo d’oro dell’olio (Moscufo, Loreto Aprutino, Pianella)” 

-”Grazie ai nostri interventi, hanno spiegato,infatti, sull’intero territorio regionale rimane la possibilità di realizzare impianti per l’autoconsumo e Comunità energetiche rinnovabili (Cer) fino a 1 Mw; analogamente, per il comparto agricolo del Fucino, è stata ottenuta una legislazione speciale, che lo tutela dalla nascita incontrollata di impianti, ma che al contempo consente alle aziende la realizzazione di sistemi di autoconsumo al fine di abbattere i costi dell’energia.  Sono state, altresì, accolte le richieste dei sindaci della valle Subequana e un’ulteriore salvaguardia è stata riservata agli uliveti e ai vigneti, per i quali il centrodestra al contrario non aveva previsto particolari tutele.  Inoltre Comuni, per i soli interventi di realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che comportino il raggiungimento di una soglia di potenza fino a 1 Mw possono prevedere compensazioni territoriali in misura non superiore allo 0,2 per cento dei proventi su base annua.

 È stato anche accolto un articolo integralmente aggiuntivo, rispetto al testo originario, che prevede il monitoraggio per gli obiettivi annuali da analizzare all’interno della commissione competente, al fine di controllare le autorizzazioni e il raggiungimento dei target a livello comunale, provinciale e regionale. Altre nostre proposte, che puntavano ad ampliare le aree idonee, per esempio, in quelle a destinazione industriale, o nei porti e negli interporti, sono rimaste inascoltate; così come sono rimaste inascoltate quelle di escludere dalle aree idonee le zone Iba (Important Bird and Biodiversity Area) e le zone indicate dal Patom (Piano di azione nazionale a tutela dell’Orso Marsicano). Come Patto per l’Abruzzo –  concludono – continueremo a lavorare per garantire alla nostra regione un futuro all’insegna della sostenibilità energetica, che lo porti a compiere quella transizione indispensabile per uno sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità ambientale, economica e sociale.”  

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