Home Prima Pagina  Domani Giornata europea della musica antica – Early Music Day

 Domani Giornata europea della musica antica – Early Music Day

Scritto da redazione

Straordinaria iniziativa nel corso della quale vengono eseguiti simultaneamente in tutta Europa dei concerti finalizzati proprio a rafforzare l’amore per la musica e riscoprire il nostro ricchissimo patrimonio musicale.

L’Aquila, 20 marzo– Domani,venerdì, 21 marzo, alle ore 17.00, nella Sala Francescana del MUNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila si terrà un Concerto del dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila.

La Giornata Europea di Musica Antica si celebra ogni anno il 21 marzo per commemorare la nascita di Joann Sebastian Bach (1685) e l’equinozio di primavera. L’iniziativa è stata istituita nel 2013 dal REMA (Réseau Europeen de Musique Ancienne) e si propone di valorizzare la musica storica europea dal XVI al XVIII secolo. 

In occasione dell’Early Music Day, vengono eseguiti simultaneamente in tutta Europa dei concerti finalizzati proprio a rafforzare l’amore per la musica e riscoprire il nostro ricchissimo patrimonio musicale.

Il Museo Nazionale d’Abruzzo, in collaborazione con il Conservatorio Statale “Alfredo Casella” dell’Aquila, partecipa a questa celebrazione che ha lo scopo principale di promuovere il ricco patrimonio musicale europeo attraverso una rete che riunisce festival, ensemble, istituzioni e professionisti al fine di diffondere la conoscenza dell’immensa eredità musicale e culturale che va dal Medioevo al Classicismo per valorizzare il repertorio della musica antica. 

Il confine generalmente accettato tra la musica antica e la musica classica-romantica si colloca intorno al 1750, l’anno in cui morì Bach. Tuttavia, è solo negli anni Venti del XX secolo che si è avviata una riscoperta degli strumenti storici, accompagnata da una crescente consapevolezza della loro rilevanza nell’interpretazione delle opere musicali del passato.

Il concerto promette di essere un affascinante viaggio attraverso i secoli, esplorando l’evoluzione della musica e dei suoi strumenti. L’uso di strumenti storici come la viola a gamba, il liuto, il clavicembalo e il violino non solo arricchisce l’esperienza musicale, ma offre anche l’opportunità di comprendere meglio il contesto culturale e artistico in ogni epoca e permette di apprezzare la continua ricerca di innovazione da parte dei compositori e degli interpreti.

L’evento si concentrerà sugli strumenti storici, evidenziando la loro evoluzione e il loro impatto sulla musica dell’epoca.

Viola: strumento a corda di grande rilevanza durante il Rinascimento, utilizzata principalmente tra le ginocchia, con un suono chiaro e dolce

Violino: introdotto del Cinquecento, inizialmente considerato strumento da danza, con una famiglia di violini che includeva soprano, tenore e basso.

Liuto: strumento a sei corde doppie, evolutosi in tiorba e chitarrone nel Seicento

Clavicembalo: strumento a tastiera, fondamentale nel Cinquecento, perfezionato nei secoli successivi, capace di imitare il suono del liuto.

Il ricco programma di sala prevede la partecipazione di numerosi interpreti, docenti e studenti del Dipartimento di Musica Antica, che presenteranno un programma ricco di emozioni, cercando di creare un legame profondo tra la musica antica e il pubblico contemporaneo.

Soprani: Szilvia Komaromi, Serena Patruno, Ruoxi Zhang

Contralto: Lin Huiru

Tenore: Lorenzo Timini

Baritono: Bin Zhang

Viola da gamba: Alberto Lattanzi

Liuto: Gaia Panzanaro

Clavicembalo: Alice Medas

Docente: Giovanna Barbati (Viola da gamba e Musica d’insieme per voci e strumenti antichi).

L’ingresso è libero, a partire dalle 16,45, fino ad esaurimento posti.

Il concerto sarà quindi l’occasione per ascoltare dei brani che, eseguiti su strumenti originali, riveleranno sfumature e dettagli spesso trascurati nelle esecuzioni moderne. Il pubblico avrà la possibilità di immergersi in un’epoca in cui la musica era una forma d’arte in continuo dialogo con altre discipline come la pittura e l’architettura, creando un affresco sonoro di rara bellezza, gli ascoltatori saranno guidati non solo dalla musica, ma anche dalla storia e dalle storie che ogni strumento porta con sé, rendendo l’esperienza ancora più significativa e coinvolgente.

Maria Teresa Liberatore .

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