– Contributi ai comuni con meno di 30 mila abitanti. Alcuni aspetti caratterizzanti del provvedimento

Sulmona,21 marzo– Ultimi giorni utili per i comuni con popolazione inferiore ai 30 mila abitanti per potersi avvalere dei benefici previsti dal bando per la rigenerazione urbana in coerenza con gli obiettivi definiti dalla Legge Regionale sul governo del territorio n. 58/2023 e con le strategie di sviluppo delle politiche europee e nazionali. Obiettivo della Regione Abruzzo il programma di finanziamento per lo sviluppo urbano sostenibile e il miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane dei territori meno popolosi.
In particolare il sostegno finanziario è rivolto ad interventi finalizzati alla creazione, recupero ed al riuso di immobili (aree o strutture edilizie) di proprietà pubblica, o da destinare a uso pubblico, attraverso la loro riattivazione funzionale ed il loro recupero architettonico/urbanistico, al fine di generare effetti positivi e diffusi di qualificazione dell’ambiente urbano, di coinvolgimento attivo delle comunità locali, di rafforzamento della coesione sociale, miglioramento delle prestazioni ecologico-ambientali del contesto interessato dall’intervento, rendendo più attrattivo e vivibile il territorio e favorire il rilancio economico per contrastare il fenomeno di abbandono da parte della popolazione residente e aumentare la qualità della città pubblica.
Per l’attuazione degli interventi sono disponibili risorse pari a € 78.000.000,00 a valere sulle risorse FSC 21-27 assegnate alla Regione Abruzzo con la citata Delibera CIPESS 15/2024 e DGR 447 del 24.07.2024, fermo restando la possibilità di incrementi successivi della dotazione da stabilire con successivi atti di Giunta.
Per promuovere gli obiettivi, il bando si articola in due linee di azione, tra loro alternative, per riuso e rifunzionalizzazione di immobili, da intendersi nel prosieguo quali aree o strutture edilizie/fabbricati esistenti, per finalità di interesse pubblico.
Linea A: è dedicata alla realizzazione di interventi di limitata entità, immediatamente cantierabili, finalizzati ad una rapida attuazione degli stessi, per la messa in disponibilità alla comunità locale delle aree e delle strutture edilizie interessate.
Sono ammissibili interventi di riqualificazione e valorizzazione di spazi aperti e di connessione urbana con particolare attenzione agli spazi e servizi pubblici, volti anche alla valorizzazione del sistema del verde, al miglioramento della sostenibilità ambientale o al rafforzamento delle reti ecologiche, a cui possono essere associati percorsi per la mobilità sostenibile.
Più nel dettaglio sono ammissibili gli interventi finalizzati alla realizzazione, prioritariamente in attuazione degli standard previsti nello strumento urbanistico vigente, di: aree destinate a spazi pubblici, ad attività collettive, a verde pubblico e parcheggi; infrastrutture di mobilità sostenibile e accessibilità universale, purché nel rispetto del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) approvato dal comune; impianti di spazi e strutture pubbliche al fine dell’efficientamento energetico ed uso integrato di fontirinnovabili (impianti di illuminazione intelligenti, postazioni di ricarica auto, impianti fotovoltaici, etc); attrezzature ecologico-ambientali, quali aree per la raccolta differenziata dei rifiuti e/o riciclo, aree verdi con finalità turistiche o aree verdi urbane e periurbane (cd forestazione urbana);
Linea B: è dedicata al finanziamento di proposte che permettano la riqualificazione, il recupero ed il riuso di strutture edilizie e del loro immediato contesto, nell’ambito di un progetto di rigenerazione di più ampia portata che può contemplare: tra l’altro, il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale; interventi di densificazione delle aree urbane per la migliore sostenibilità economica dei sistemi di mobilità collettiva; l’attivazione (o ad una significativa riattivazione) di funzioni e servizi a forte valore collettivo, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché per la promozione delle attività culturali e sportive, compresi interventi di edilizia residenziale pubblica e di housing first, di social housing e senior housing; l’efficientamento energetico ed ambientale, anche attraverso interventi di ristrutturazione edilizia o urbanistica, purché finalizzati al miglioramento di ambiti urbani