Home Politica (il caso) – Il Questore di L’Aquila vieta l’azione non violenta al cantiere Snam in programma oggi

(il caso) – Il Questore di L’Aquila vieta l’azione non violenta al cantiere Snam in programma oggi

Scritto da redazione

Ma l’iniziativa, annunciano gli ambientalisti, si farà ugualmente-

 Sulmona, 17 aprile- Il Questore di L’Aquila ha notificato ieri sera il divieto di attuare l’azione di disobbedienza civile nonviolenta preannunciata dal coordinamento Per il clima Fuori dal fossile di Sulmona.  Ma l’iniziativa si terrà ugualmente, secondo le modalità già comunicate, davanti all’ingresso del cantiere della centrale Snam a Case Pente di Sulmona, oggi 17 aprile alle ore 11 e 30.Lo annuncia in una nota Mario Pizzola del Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile

“Nel decreto- spiega ancora Pizzola-  il Questore scrive che “il presidio dovrà svolgersi in forma statica a debita distanza dall’ingresso al cantiere e comunque in un luogo idoneo lì nei pressi individuato dalle Forze dell’Ordine, che non pregiudichi la sicurezza dei manifestanti e/o intralcio al traffico ai mezzi di cantiere, né arrechi disturbo ai lavoratori”.

Il Questore aggiunge che “qualora la manifestazione dovesse svolgersi in contrasto con le anzidette prescrizioni, ciò comporterebbe responsabilità penali a carico del promotore ai sensi dell’art. 18 comma 5 T.U.L.P.S approvato con R.D. 18 giugno 1931 nr. 773”.

Siamo pienamente consapevoli della responsabilità che ci assumiamo e siamo pronti a risponderne di fronte alla legge, una legge peraltro risalente all’era fascista e che la Repubblica democratica nata dalla Resistenza, dopo 80 anni, non è stata ancora capace di abolire. Ma proprio perché crediamo nello Stato di diritto riteniamo che nessuno debba considerarsi al di sopra della legge. Neppure la Snam”.

“Ricordiamo che la Snam- si legge ancora nel documento- ha aperto il cantiere della centrale senza effettuare le prescrizioni ante operam stabilite dal decreto V.I.A. ed ha continuato i lavori pur essendo scaduta l’autorizzazione a costruire.

Ricordiamo che la Snam  ha distrutto un bene storico e culturale di valore inestimabile, vale a dire le tracce di un insediamento umano dell’epoca protostorica, risalente a 4200 anni fa. Ricordiamo che la Snam ha abbattuto illegalmente 317 alberi di ulivo che, invece, andavano espiantati e ricollocati altrove.

Dal momento che ogni nostro esposto e segnalazione non ha finora sortito alcun effetto, non ci resta che la disobbedienza civile non violenta che, per noi, più propriamente è “obbedienza civile” perché finalizzata ad ottenere il rispetto della legalità”.

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