Home Economia Le imprese in Abruzzo nel 1^ trimestre  2022

Le imprese in Abruzzo nel 1^ trimestre  2022

Scritto da redazione

Secondo l’ultimo rapporto dello studioso Aldo Ronci La dinamica delle imprese nella nostra regione continua a segnare valori peggiori di quelli Nazionali.Le imprese diminuiscono di 316 unità  e in valore percentuale dello 0,21% pari a 11 volte il decremento nazionale che   stato dello 0,02%

Sulmona,9 maggio– La dinamica delle imprese in Abruzzo continua a segnare valori peggiori di quelli nazionali.Nel I trimestre 2021, in Abruzzo, le imprese hanno subito una flessione di appena 167 unità , misura di gran lunga inferiore rispetto agli ultimi anni, flessione che in valori percentuali   stata dello 0,11%. Tale valore stato, per , peggiore di quello nazionale che ha invece segnato un incremento dello 0,08%.

Nel I trimestre 2022, in Abruzzo, le iscrizioni sono state 2.283 e le cessazioni 2.599 per cui le imprese hanno subito un decremento di 316 unit . Il decremento percentuale   stato dello 0,21%, supera di 11 volte il decremento nazionale che   stato dello 0,02% e che posiziona l’ Abruzzo al quart’ ultimo posto della gra‐duatoria nazionale e al penultimo posto nella graduatoria delle regioni del Mezzogiorno.

La flessione di 316 unità  del I trimestre 2022   stata piu’  alta della flessione di 167 unità  del I trimestre 2021. Tale peggioramento si spiega con il fatto che da un lato continua la flessione delle iscrizioni (‐116) e dall’altro le cessazioni (+33) sono tornate a crescere dopo le forti contrazioni verificatesi negli anni precedenti legate all’ attesa dei ristori governativi.

A livello provinciale i decrementi piu’  alti sono stati registrati a Chieti (‐129) e a Teramo (‐ 111), pi  tenui quelli di Pescara (‐49) e dell’Aquila (‐27).Le attività  economiche con le flessioni pi  alte si sono registrate: nel commercio con 272 imprese in meno con i dati pi  negativi a Pescara (‐80);in agricoltura con 266 imprese in meno con i risultati peggiori a Chieti (‐122);nella ristorazione con 81 imprese in meno, con un decremento percentuale doppio rispetto a quello nazionale e con i dati pi  negativi a Pescara (‐28).

Sulmona: il prof. Aldo Ronci

Gli incrementi piu’  alti si sono verificati: nelle costruzioni con 94 unità  in pi  con i dati pi  positivi a L’Aquila (+37) e a Pescara (+31);nelle attività  scientifiche e tecniche con 83 unità  in piu’  con i risultati migliori a L’Aquila (+33) e a Chieti (+32).

La distribuzione delle attivit  economiche in Abruzzo nel I trimestre 2022 mostra:in agricoltura un numero di imprese attive che rappresentano il 20% del totale contro il 14% nazionale segnalando un eccesso di tali aziende;nei servizi un numero di imprese che rappresentano il 31% del totale a fronte del 35% nazionale segnalando una carenza di tali aziende; nelle attività  di alloggio un numero di imprese attive che rappresentano l’1% del totale pari a quello il nazionale e ci  evidenzia che l’Abruzzo presenta una struttura ricettiva non adeguata ad una regione che punta allo sviluppo del turismo balneare per la presenza di un attraente litorale, del turismo montano per la presenza di montagne tra le pi  alte dell’Appennino e al turismo religioso per avere un

patrimonio di riferimenti religiosi tra i pi  interessati d’Italia. Si sottolinea che nel Trentino Alto Adige, nelle attività  di alloggio, le imprese attive rappresentano il 6% del totale.In Abruzzo i dati del primo trimestre del 2022 mostrano la fotografia di un sistema imprenditoriale che perde pesantemente imprese soprattutto nel commercio e in agricoltura, che cresce moderatamente nella filiera dell’edilizia e dei servizi a essa collegati (servizi immobiliari e attivit  tecniche e scientifiche) e che comunque realizza risultati peggiori rispetto a quelli medi nazionali.La fine dell’emergenza Covid e quindi degli effetti dei provvedimenti collegati, la ripresa dell’obbligo di restituzione dei finanziamenti garantiti dallo Stato, gli incrementi dei prezzi dovuti alla guerra Russia Ucraina produrranno, in particolare in Abruzzo, un ulteriore calo di fatturato, un incremento del rischio di insolvenza e probabili nuove chiusure di attività .Per questo, le imprese hanno bisogno, a breve, di azioni straordinarie che diano certezze e respiro, mentre nel medio e nel lungo periodo hanno bisogno di un impegno a mettere in atto provvedimenti destinati a migliorare la loro competitività 

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Nel I trimestre 2022 le

iscrizioni sono state

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