La seconda serata della rassegna di “ libri sotto le stelle” con la presentazione dell’ultimo lavoro del giornalista e scrittore Savino Monterisi “ Infinito restare “ è stata una ghiotta occasione di riflessione e di dibattito attorno ai temi della tutela ambientale, della valorizzazione delle tante risorse del territorio ma soprattutto al ruolo dei giovani che sono, e restano, i veri protagonisti delle piccole realtà delle aree interne
Bugnara, 28 luglio– Un paese, una piccola comunità, illusioni assopite dalle grandi delusioni politiche e poi le montagne, il nostro Appennino Abruzzese che narra storie di generazioni, di fatica, di sospiri e di sogni.
Si è discusso di tutto questo ieri sera a “libri sotto le stelle” a Bugnara con Savino Monterisi e il suo “Infinito Restare”. Ad aprire la serata, i saluti del Vicepresidente dell’associazione Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti”, Sara Di Censo, la quale ha ricordato l’importanza della collaborazione all’interno di una comunità, concludendo con i ringraziamenti per i presenti e per l’aiuto e la disponibilità dimostrata dall’amministrazione tutta.
Fratello minore, per anzianità e non per importanza, di “Cronache della Restanza”, figlio di penna del giornalista di Bagnaturo, Infinito Restare è come una matrioska di concetti, sempre più profondi. Un sempiterno scavare nel passato per comprendere il presente e il futuro. Savino ha spiegato come sia semplice non accorgersi della meraviglia che si ha davanti agli occhi per guardare ed ammirare il “distante”.
La consapevolezza di ciò che ci circonda è fondamentale, non implica chiusura mentale bensì il contrario, ovvero, uscire dalla propria comfort zone per poterla riapprezzare con vedute più ampie.
Molto interessante la differenza tra borgo e paese, tra utente e abitante, una socialità che non può immolarsi per il bene del consumismo. Una terra che vuole stare al passo con la società ma senza essere castigata, un territorio magico che non vede l’uomo come nemico ma come compagno di crescita. Un uomo che deve formare se stesso per poter creare equilibrio tra due sfere che rappresentano l’opposto dell’antitetico.
Suggestionanti le riflessioni sorte anche in presenza del Vicesindaco di Bugnara Domenico Taglieri che ha saputo riportare la sua esperienza amministrativa nel posto giusto al momento giusto. Parole che hanno solleticato la curiosità dei presenti che ogni giorno vivono la condizione di “abitante di area interna”, con tutto ciò che ne deriva, purtroppo e per fortuna.
Quasi settanta minuti di domande, risposte, interrogativi più o meno concreti, quasi antropologici, con un bel tocco di filosofia ambientale che non guasta mai. Presente anche il Presidente dell’associazione, Matteo Servilio, attivo partecipante all’interno del dibattito.
Il concetto di “Restanza” ha fatto da padrona in quel di Bugnara ed ha delucidato i più scettici ma ha anche approfondito le conoscenze dei già appassionati all’argomento.
Insomma, anche questa seconda serata di rassegna si è rivelata un successo a dimostrazione di come la cultura sia il perno su cui gira l’innovazione e lo sviluppo delle aree interne. Ben venga la demistificazione di chi è rimasto e di che è andato via a favore della coscienza territoriale e delle proprie scelte.
Ben vengano i giovani che hanno deciso di liberarsi dalle costrizioni della piccola comunità apprezzandone il senso più puro e vero che ci sia.
Chiara Del Signore
( ph Sara Di Censo)