Sulmona,24 agosto– “Ho lavorato spesso e volentieri con Giuseppe e saperlo morto mi riempie di tristezza e rabbia”A dirlo è stato Mauro Nardella della UIL PA polizia penitenziaria dopo aver appreso della morte di Giuseppe Colaiuda, il poliziotto penitenziario cinquataquattrenne ucciso ieri a Scoppito da un pirata della strada a quanto pare tossicodipendente-
“perdeva occasione per condividere dibattiti ed emozioni seppur in un contesto lavorativo non certo foriero di esperienze positive.La rabbia la provo- aggiunge Nardella- invece, per l’eccessiva facilità con la quale in Italia si mandano in giro persone che la patente non dovrebbero neanche possederla. Guidare un auto non è uno scherzo.” Second Nardella “I tanti morti che si stanno avendo sulle strade italiane spesso riguardano persone che i requisiti per guidare non ce l’hanno affatto e per tale motivo estremamente pericolosi per tutta la società Pericolosi tanto quanto lo è uno che utilizza un’arma senza conoscere perfettamente le modalità attraverso le quali andrebbe utilizzata. La morte di Giuseppe, insieme a quella di molte altre vittime innocenti, mi auguro porti a far riflettere lo Stato italiano in merito.”