Home Cultura Bugnara: al via la terza edizione di “Libri sotto le stelle”, una partenza  col botto

Bugnara: al via la terza edizione di “Libri sotto le stelle”, una partenza  col botto

Scritto da redazione

Il pomeriggio l’inaugurazione della mostra del fotografo Andrea Calvano dedicati ai giovani che hanno deciso di creare il proprio futuro nelle aree interne. In serata invece il giornalista toscano Luca Martinelli  ha presentato il suo libro “Pane buono. Viaggio nell’Italia dei nuovi forni artigiani”. Due occasioni per una riflessione attenta sulla condizione delle nostre realtà territoriali, sulle prospettive, tradizioni, vocazioni ma anche sulle nuove speranze che hanno appassionato i tanti giovani presenti

Bugnara, 27 luglio-   Il  centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti”, da sempre dedito alla filiera editoriale,  ha inaugurato nella giornata di ieri la terza edizione della rassegna estiva “Libri sotto le stelle”.

Il giornalista toscano Luca Martinelli, a sinistra, Matteo Servilio e dx il giornalista Savino Monterisi

L’impegno dell’associazione culturale ha permesso l’installazione e l’allestimento di una biblioteca sita nella Piazza centrale del paese, simbolo di rinascita culturale e non solo. Presto verrà data la possibilità ai cittadini, sia di Bugnara che del territorio, di poterne usufruire. Protagonista dell’evento di ieri sera, il pane. Una fonte inesauribile di storia ma anche di presente e futuro. A tagliare il nastro per quest’anno è stato il fotografo Andrea Calvano con “educazione popolare”; una mostra fotografica dedicata alle ragazze e ai ragazzi di giovane età che hanno deciso di creare il proprio futuro nelle aree interne. Un lavoro composto da foto e parole, quasi animate. Un impasto perfetto per creare speranza e resilienza. Un inno al coraggio e all’intraprendenza.

Da ricordare i lavori di Daniele Ritieni presenti all’interno della mostra. Allestimenti suggestivi e molto originali che hanno contribuito alla formazione di un’atmosfera immersiva.

Il salone dove è stata allestita la mostra di Calvano

“Grazie ai presenti per essere qui e per la fiducia dimostrata – ha esordito Andrea Calvano – Ho fatto questo viaggio insieme a Savino Monterisi. È un viaggio fatto tra i paesi d’Abruzzo, e non solo, e abbiamo conosciuto persone che ci hanno raccontato delle storie. Da qui il nome “Educazione popolare”. L’educazione è un passaggio di informazioni, di saperi, da parte di chi sa verso chi non sa. Savino ha messo per iscritto questi racconti meravigliosi che troverete all’interno della mostra e io ho cercato di rappresentarle con una foto. Popolare perché questi ragazzi sono il popolo, sono il futuro. Spero vi piaccia”. 

In serata, invece, il vero protagonista è stato il pane. Non si è trattato di una disquisizione sul prodotto gastronomico ma sul valore del pane in campo economico, antropologico e socio culturale. A parlarne, il giornalista toscano Luca Martinelli, autore di “Pane buono. Viaggio nell’Italia dei nuovi forni artigiani”; una mappa dei 100 laboratori artigiani che panificano grani tradizionali da filiere biologiche e si prendono cura del suolo. Il libro parla anche di storie, di esperienze, di giovani donne e giovani uomini che intraprendono un cammino verso un lavoro di panificazione con valori sociali e ambientali. 

Presenti all’evento anche il Presidente del Centro Studi Matteo Servilio, il giornalista Savino Monterisi e l’assessora comunale alla cultura  Antonietta Pace

Alcune immagini della mostra di Calvano

“Sono veramente felice di vedervi tanti e numerosi. Ringrazio Matteo Servilio e la sua Associazione per questi grandi progetti che possono portare il nome della nostra comunità in giro per tutte le regioni italiane” ha concluso Antonietta Pace. 

Interessante il confronto espresso da Savino Monterisi tra pane e pedagogia. Un pensiero originale ma al tempo stesso naturale, quasi intrinseco al concetto stesso di pane. 

“Benvenuti alla terza edizione di Libri sotto le stelle – ha accolto Matteo Servilio – Una terza edizione che ha come tema principale quello dell’eredità. Questa parola è uscita fuori grazie al curatore della nostra identità visiva, Andrea Padovani. Abbiamo scelto questo termine perché altri come memoria, tradizione, radici e così via, sono stati ampiamente consumati dall’uso quotidiano. L’eredità porta il passaggio dei saperi, il passaggio culturale alle nuove generazioni”. 

Il pubblico alla presentazione del libro di Martinelli

“Rispetto ai libri scritti negli ultimi anni, mi sono via via staccato dagli argomenti noiosi di vero giornalista economico d’inchiesta. L’incontro con le potenzialità del pane avviene quando mi occupavo ancora di cemento, consumo di suolo e cementificazione. Nel presente consumiamo cereali quotidianamente, più volte al giorno. Faccio fatica a parlare di passato perché lo sguardo di questo percorso è rivolto al futuro. È già presente e volge al futuro. C’era un’esigenza di individuare nel raccolto cerealicolo un elemento centrale per la qualità delle relazioni sociali e della vita all’interno delle comunità”. Ha spiegato il giornalista Luca Martinelli. 

Da ricordare la riflessione sui servizi a disposizione delle aree interne. Nel corso della serata si è dibattuto anche sulla libertà di vivere in luoghi meravigliosi come quelli delle aree interne ma anche dell’importanza di garantire ai cittadini di questi posti dei servizi fondamentali per vivere un’esistenza sicura, agevole e confortevole. Un argomento che spesso viene nascosto dietro il dito dell’aria pura e della vita tranquilla. 

È importante lottare per poter rendere le zone interne un posto adatto alle esigenze generazionali, di salute e sociali. 

Chiara Del Signore

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