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Dea Montagna, una rete di case rifugio in Valle Subequana

Scritto da redazione

Scelto da AcionAid il progetto proposto dalla associazione La Diosa e che vede come partner l’associazione Piano C di Milano e alcuni comuni sul territorio della Comunità Montana Sirentina. Verrà creata una rete di case rifugio di emergenza che potranno accogliere donne e bambini in fuga dalla violenza domestica.

Sulmona,21 settembre– La proposta abruzzese “Dea Montagna” dell’associazione La Diosa è stata selezionata da ActoinAid nell’ambito del progetto EU “NORA against GBV”, che si propone di  contribuire alla prevenzione e al contrasto della violenza maschile contro le donne in Italia attraverso il sostegno, il potenziamento e lo sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile (OSC) attive a livello nazionale, regionale e locale. 

Dea Montagna è il primo progetto fra quelli selezionati, avrà durata di 12 mesi, e ha un duplice scopo: quello di creare una rete di case rifugio di emergenza sul territorio della Valle Subequana, in cui le donne in fuga da situazioni domestiche abusanti possano sostare, e quello di sostenere le donne che stanno uscendo da percorsi di violenza, fornendo loro un percorso di orientamento finalizzato al lavoro. 

Dea Montagna è rivolto non solo a donne abruzzesi, ma anche provenienti dalle altre regioni
La Valle Subequana, area interna della Regione, può contare su alcune strutture ricettive che durante il periodo invernale non lavorano a pieno regime. Utilizzando i posti messi da loro a disposizione nei vari paesi dell’area interessata si creerà una rete in grado di accogliere anche 4 donne contemporaneamente” dice la presidente dell’Associazione La Diosa Gianna Tollis.

E’ un progetto che vede come nostra partner l’associazione Piano C di Milano e alcuni comuni, pro bono, sul territorio della Comunità Montana Sirentina: Secinaro, Capitignano, Fontecchio e Acciano. La rete di alloggi è gestita dall’Associazione La Diosa che mette a disposizione personale preparato all’accoglienza e al ripristino del benessere psicofisico della donna, oltre che specializzato nell’affrontare le problematiche relative alla violenza domestica. Del team infatti , fanno parte Operatrici di Centro Antiviolenza, Psicologhe e Avvocata”, precisa la presidente Tollis. 
Professioniste che, insieme ad altre, si trovano anche presso lo sportello “Spazio Donna”, attivo da poco più di sei mesi a Secinaro, grazie alla collaborazione del Centro Antiviolenza LiberaDiosa con la Comunità Montana Sirentina

Dea Montagna: come funziona

La Casa Rifugio di emergenza prevede che la donna e i figli minori possano esservi ospitati per un massimo di 30 giorni. Le spese di vitto e alloggio saranno completamente a carico dell’Associazione che provvederà a saldare anche le strutture ricettive che, per questo servizio, metteranno a disposizione un prezzo bloccato.

L’ente attuatore del progetto premiato da ActionAid è l’Associazione La Diosa, con sede a Sulmona, che da anni è attiva nella provincia dell’Aquila

“I dati sulla violenza di genere rilevati in Abruzzo informano che nel 2022 sono avvenute in media 5,66 violenze sessuali ogni 100mila abitanti. Inoltre, con 5 femminicidi nel corso del 2023 la regione si posiziona, con ampissimo margine al primo posto in rapporto percentuale delle vittime per violenza di genere. Siamo molto soddisfatte che il nostro progetto sia stato ritenuto valido e meritevole: ora non c’è  tempo da perdere, ci metteremo subito al lavoro per far sì che ogni donna possa finalmente sentirsi al sicuro” conclude la presidente Gianna Tollis

Il bando Actionaid – Fondazione Realizza il Cambiamento

Dea Montagna è stato finanziato nell’ambito di un bando volto a finanziare progetti ed iniziative utili per prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne, promosso da ActionAid e Fondazione Realizza il Cambiamento. Il bando era rivolto alle organizzazioni della società civile che operano nelle aree interne e remote italiane (Comuni delle Aree SNAI) ed è scaduto lo scorso luglio. Sono state diverse le proposte pervenute. Il bando, nell’ambito del progetto NORA – Network of Organization for Rights and Autonomy against gender-based violence, co-finanziato dall’Unione europea, metteva a disposizione complessivamente 750.000 euro. A dicembre 2024 è prevista l’uscita di un secondo bando di finanziamento aperto a tutto il territorio nazionale italiano. 

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