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Pensieri in ricordo dell’on. Romeo Ricciuti

Scritto da redazione

L’Aquila, 25 settembre- Apprendo con tristezza e commozione la notizia della scomparsa dell’on. Romeo Ricciuti, il cui impegno per L’Aquila e per l’Abruzzo è stato pieno, infaticabile e prezioso fino ai tempi recenti, quando le condizioni di salute gliel’hanno consentito. La memoria mi riporta subito agli anni Settanta, quando già al vertice dei Coldiretti provinciale dell’Aquila iniziò la sua lunga esperienza politica eletto al Consiglio Regionale nella prima legislatura e nelle due successive, diventando Presidente della Regione e aprendo una straordinaria stagione di progettazione e sviluppo dell’Abruzzo come poche altre, come pure una significativa attività di relazioni con le comunità degli abruzzesi all’estero. 

Furono gli anni del grande avanzamento dell’Abruzzo in tutti i settori, grazie anche alla capacità di quella classe politica nelle Istituzioni di pensare e progettare il futuro, potendosi giovare d’avere al Governo del Paese e dell’Europa figure come Lorenzo Natali e Remo Gaspari, tra gli altri, e in Parlamento figure di grande valore, nella maggioranza come nell’opposizione. Lasciata la Regione, poi anche in Parlamento e nel Governo, due volte Sottosegretario di Stato furono per l’on. Ricciuti i luoghi della sua impareggiabile attenzione per l’Abruzzo e per la sua città capoluogo. 

Personalmente del suo impegno porto un ricordo vivido e una testimonianza, come della sua determinazione e dell’attenzione verso il presente e il futuro della gente d’Abruzzo. Una politica, quella di quegli anni, che sapeva fortemente competere e confrontarsi, da sponde spesso contrapposte, ma che sapeva anche dialogare sulle grandi questioni nell’interesse generale. 

Lasciato nella prima metà degli anni ’90 l’impegno diretto nelle Istituzioni, l’on. Ricciuti ha sempre continuato a sostenere con appassionata dedizione e con la sua notevole esperienza l’impegno delle varie amministrazioni pubbliche per opere ed iniziative destinate alla crescita della città capoluogo e della regione. Un impegno che trovò modo di esprimersi al meglio anche dopo il 6 aprile 2009.

Con gratitudine ed emozione esprimo questi modesti pensieri in ricordo dell’on. Ricciuti, dei comuni valori politici condivisi nella Democrazia Cristiana, come talvolta anche nella diversità delle posizioni – a me e ad altri della mia generazione è capitato, sempre conservando il reciproco rispetto – nella dialettica interna di quel grande partito che per quasi 50 anni ha governato l’Italia e larga parte delle Istituzioni.


L’Aquila e l’Abruzzo dell’on. Ricciuti conserveranno memoria del suo impegno politico da Parlamentare, uomo di Governo, Amministratore regionale, e come uomo pubblico fortemente attento e disponibile verso la gente d’Abruzzo. Un esempio di altri tempi della Politica, che aveva la capacità di saper trovare anche le ragioni che uniscono e non solo quelle che dividono, per il Bene comune. Alla famiglia dell’on. Ricciuti, alla signora Eleonora e ai figli Luca e Paola va la mia affettuosa vicinanza.

Goffredo Palmerini  (scrittore e giornalista)

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