L’Aquila, 13 novembre – L’associazione ‘L’Abruzzo in agris’ è al fianco dei canapicoltori italiani messi a dura prova ora anche da un disegno di legge sulla sicurezza. Si tratta di un emendamento del ddl sicurezza, di cui si discute in questi giorni in Senato, che rende la cannabis light illegale in Italia e vieta la coltivazione e la vendita delle infiorescenze esponendo il settore ad una crisi senza fine e mettendo a rischio chi investe su filiere innovative che garantisco sviluppo, lavoro e tutela dell’ambiente.
Con il ddl sono equiparati a sostanze stupefacenti i prodotti della canapa usati nella edilizia che nella cosmesi sia nell’alimentazione che nel tessile e come energie rinnovabili. “Un’altra anomalia tutta italiana che non possiamo permetterci perché azzera un settore onesto e produttivo”. Così il presidente dell’associazione, Marco Finocchio, esprimendo solidarietà e sostegno ai canapicoltori di tutte le regioni, in special modo a quelli abruzzesi nel territorio Subequano, in provincia dell’Aquila, in aggiunta agli imprenditori agricoli impegnati anche nel pescarese e nel teramano con piantagioni anche nell’area teatina per uso industriale che utilizzano esclusivamente piante di cannabis a basso contenuto di Thc e certificate dall’Unione europea.