SULMONA– Dopo la sconfitta al referendum del 2016 “avrei dovuto andare dieci anni in America. Ma restando in politica ho bloccato Salvini al Papeete e ho portato Draghi al posto di Conte. Dunque non ho rimpianti. Il fatto che Giorgia Meloni abbia cercato di farmi fuori per legge mi esalta: ho finito la fase zen, mi è tornata la voglia di fare politica”. Lo ha detto il senatore Matteo Renzi, leader di Italia viva, in un’intervista a La Stampa in cui traccia un bilancio della sua carriera alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno.
“Dicono che se fossi stato prudente sarei ancora a Chigi. Io dico che se fossi stato prudente non ci sarei mai arrivato”, riflette Renzi. Che poi, in merito al suo rapporto con Bin Salman, accusa i critici di “ipocrisia”: per l’ex premier “quello che ho detto io cinque anni fa sull’Arabia ora si sta avverando. Chi anni fa mi accusava di essere prezzolato oggi mi chiede contatti per Ryad, Gedda, Alula. E chi ha criticato Bin Salman ci firma accordi miliardari.