Sulmona, 11 gennaio-Dopo anni di battaglia per la sopravvivenza del Tribunale e della Procura di Sulmona, apprendiamo con estrema soddisfazione l’annuncio del Sottosegretario Andrea Delmastro della presentazione di uno schema di disegno di legge per una nuova geografia giudiziaria con il reinserimento di alcune sedi soppresse nel 2012.
Questa auspicata ed innovativa scelta politica ha il pregio di far finalmente uscire dall’incertezza, grazie allo sforzo ed alla determinazione delle forze politiche di maggioranza, la vita e l’organizzazione dei quattro uffici giudiziari in Abruzzo già soppressi, sebbene tuttora in proroga di esercizio, grazie alla particolare, dedita e perdurante attenzione del Presidente Marco Marsilio, dei Senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris ed Etel Sigismondi. Lo scrive oggi in una nota Elisabetta Bianchi ( Direzione Sulmona)
“Ciò nonostante è opportuno evidenziare che, nel corso del 2025- spiega Bianchi- debbono disporsi sia le citazioni a giudizio che i rinvii delle udienze che ricadranno nel 2026 (anno della chiusura prevista a decorrere dal 1 gennaio) e quindi la mancata previsione della proroga nel DL milleproroghe 2025 (che si può ben inserire per tagliare la testa al toro in sede di conversione in legge magari con emendamento governativo) impedisce il sereno svolgimento dell’attività giudiziaria nell’ufficio nella predisposizione dei ruoli d’udienza per il prossimo anno.
È chiaro che, nelle more dell’approvazione dell’annunciata geografia giudiziaria, l’assenza della previsione di un periodo di proroga che copra il tempo necessario alla nascita della riforma, rischia di bloccare la programmazione dell’attività degli uffici per il 2026 che viene disposta nel corso di quest’anno.
Al fine di scongiurare possibili disagi per la complessa organizzazione dei ruoli di udienza degli uffici giudiziari per l’anno 2026 auspichiamo – conclude-una valutazione approfondita di tutti i rappresentanti in campo per coordinare al meglio le tempistiche dei rispettivi effetti degli iter normativi su una questione per la quale lavoriamo da anni per raggiungere con serenità e senza scossoni l’obiettivo della salvaguardia degli uffici giudiziari “